Questa volta sono state due bombe a squarciare il silenzio della notte a Presicce-Acquarica. Due bombe per un assalto al bancomat della Banca Sella che hanno gettato nel panico una intera comunità sbigottita. Anche perchè, a pochi metri dalla banca, c’è una stazione di rifornimento carburanti che avrebbe potuto esplodere completando l’opera della banda del buco. Questo è l’ennesimo episodio che si verifica nel Salento. E non solo nel Salento.
La malavita organizzata sta rialzando la testa e l’assalto ai bancomat è l’ultima stazione di rifornimento per finanziare i traffici illeciti.
La domanda in sospeso è: cosa intende fare il prefetto?
Una volta, la politica, quella vera, avrebbe alzato il telefono e chiamato il braccio dello Stato – il prefetto appunto – sollecitando l’azione. Quale? Quella di proteggere la popolazione, innanzitutto. In realtà, un sistema ci sarebbe per bloccare tutto questo: imporre la chiusura degli sportelli bancomat dalle 11 della sera fino alle sei del mattino. Esattamente come hanno scelto di fare gli uffici postali che venivano assaltati e che ora hanno smesso di esserlo. Contattato dal giornale e non dalla politica – troppo impegnata in campagna elettorale – il prefetto dice in sostanza: non spetta a noi imporre orari di apertura e chiusura a privati, devono deciderlo le stesse banche.
E, allora, viene da chiedersi cosa le banche intendano fare. Se, ad esempio, intendano investire una minima parte di quegli strabordanti dividendi che avanzano ogni anno dall’accumulo di interessi che pesano sulle tasche di tutti noi, per acquistare dei meccanismi – che già le Poste utilizzano – e che consentono, una volta versato il contante di trasferirlo per via interna in altro luogo rispetto al bancomat dove è stato depositato.
All’interno degli sportelli bancomat, gli accumuli di danaro sono notevoli. Pensate solo a quanto i proprietari dei locali della movida nel fine settimana versano alla cassa continua. E, allora, perché non munirsi di questi dispositivi che potrebbero fungere da deterrente per i malintenzionati?
In alternativa, se non ci fosse aria di investimenti, si potrebbe assumere dei vigilantes per la guardia all’esterno. Perché, intendiamoci, questi sportelli sorgono in quartieri trafficati, non certo in campagne abbandonate. E viene da chiedersi se, alla fine, non ci scappi non il morto, ma la strage. A meno che, questo lasciar correre, non sia un preludio per la definitiva chiusura di un servizio per i cittadini e delle piccole filiali: un fastidio in meno, un costo in meno, un dividendo in più.