L’occasione è data da uno degli appuntamenti più importanti a livello mondiale per l’ortofrutta, il “Fruit Logistica” di Berlino. Infatti, proprio in questi giorni, mentre la fiera tedesca vede il confronto fra operatori internazionali di settore, Unioncamere ha pubblicato un interessante studio sulla produzione dell’Orticolo e del Frutticolo italiano, che vede nel primo caso la Puglia in testa alla classifica, e nel secondo terza. Dallo studio si evince che con 80mila ettari di coltivazioni e 3 milioni di tonnellate di ortaggi prodotti nel 2023, la Puglia è la prima regione d’Italia in orticoltura per superficie dedicata e volumi produttivi, davanti a Sicilia ed Emilia-Romagna.
Il traguardo
È il risultato dell’attività delle 7.258 imprese pugliesi e dei 20.937 addetti operanti nel comparto (al terzo trimestre 2024). Si tratta quasi del 12% delle oltre 61mila aziende orticole presenti in Italia, un dato che fa della regione la terza del Paese per presenza aziendale, dopo Sicilia e Campania. Eccellente anche la performance pugliese per superficie destinata al biologico: 11mila ettari, primo posto nel Paese e un’area coltivata pari a un sesto del valore nazionale. L’elaborazione di Unioncamere Puglia secondo Ismea, al 2023 presenta un valore totale della merce prodotta di 1,6 miliardi di euro contraddistinguendosi anche per una notevole varietà dell’offerta. Fra le referenze con il maggior impatto sul valore della produzione ai prezzi correnti dominano con 229 milioni di euro di valore prodotto, primo posto assoluto in Italia, cime di rapa, cavolfiori, broccoli e cavoli cappucci. Molto bene anche il pomodoro (207 milioni, valore inclusivo sia della variante da tavola che industriale); solo Emilia Romagna e Sicilia fanno meglio della Puglia, che però è prima in Italia per pomodoro industriale. Primo posto in Italia anche per produzione di sedano, prezzemolo, cetrioli, finocchi, asparagi.
I siti produttivi
L’orticoltura pugliese è uno dei bacini produttivi più rilevanti d’Italia. Le principali aree produttive sono localizzate nella provincia di Foggia, i cui indicatori parlano da soli: oltre 2mila e 400 imprese, 9mila e 600 addetti totali. E poi a scendere ma sempre con produzioni notevoli: Salento, Brindisino, Bari/Bat e Taranto. La Puglia, insomma, presenta il miglior andamento occupazionale italiano, con 2.530. I partner commerciali più rilevanti della Puglia – ad eccezione della pur vicina Tunisia – sono tutti nel continente europeo, una scelta dettata probabilmente dai costi logistici e dalla complessità delle catene del fresco e del freddo in funzione della distanza.
Passando al frutticolo, sono 14.039 le aziende pugliesi che operano nel settore della coltivazione di frutta al terzo trimestre 2024. Si tratta dell’11% delle oltre 126mila imprese frutticole presenti in Italia, un dato che fa della Puglia la terza regione del Paese per presenza aziendale dopo Sicilia e Veneto. L’analisi di Unioncamere Puglia riporta lo stock di imprese frutticole pugliesi, che vede un netto dominio numerico dei produttori di uva, oltre 11mila, quasi l’80% del totale regionale.
Le specialità
Tornando alle specializzazioni produttive pugliesi, subito dopo l’uva da tavola seguono le circa 1.200 imprese attive nella coltivazione di agrumi, e le oltre 800 nella produzione di frutti a nocciolo, fra cui albicocche, ciliegie, pesche, mele, pere e prugne. Altre 800 imprese producono “bacche”, ossia fragole, kiwi, lamponi e mirtilli, nella cui categoria sono censiti anche cachi, melograni e frutti in guscio. Secondo i dati Ismea sul 2023, la Puglia frutticola ha numeri di prim’ordine anche per superfici coltivate e volumi produttivi. La sola vitivinicoltura conta su 95mila ettari e 1,2 milioni di tonnellate di uva prodotta, un risultato che colloca la regione al terzo posto in Italia per superficie e al secondo per quantità. Altrettanto importante la restante frutticoltura: siamo secondi solo alla Sicilia per area coltivata (84mila ettari), quarti invece per produzione (914mila tonnellate, dietro Sicilia, Trentino-Alto Adige e Calabria).
Nella frutticoltura il numero di addetti medi per impresa in Puglia si assesta sul valore di 1,9 unità. È un risultato superiore alle medie nazionali (1,5) e anche alle due regioni con maggior numero di aziende frutticole ambedue i casi del secondo miglior risultato italiano. Nell’ultimo anno, riferito ai dati Istat completi e definitivi, la Puglia ha esportato frutta per 578 milioni di euro. È un risultato pari al 15,3% dell’export nazionale.