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Asl e ospedali, in Puglia i dg “scaduti” adesso diventano commissari

Come prevedibile la giunta regionale ha deciso di nominare quattro commissari nelle aziende sanitarie che vedono i direttori generali in carica in scadenza fra l’8 e il 16 febbraio: una decisione nell’aria da tempo che ha preso forma con il rientro in ufficio del governatore Michele Emiliano. I decreti E così sulla scrivania del presidente…
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Come prevedibile la giunta regionale ha deciso di nominare quattro commissari nelle aziende sanitarie che vedono i direttori generali in carica in scadenza fra l’8 e il 16 febbraio: una decisione nell’aria da tempo che ha preso forma con il rientro in ufficio del governatore Michele Emiliano.

I decreti

E così sulla scrivania del presidente sono in primo piano i decreti di nomina, in attesa di firma, dei quattro direttori generali. A diventare commissari saranno quindi gli stessi manager uscenti. In particolare Alessandro Delle Donne all’Oncologico di Bari, Tommaso Stallone all’Irccs “De Bellis” di Castellana Grotte, Gregorio Colacicco all’Asl Taranto e Tiziana Di Matteo all’Asl Bat. Sfuma, dunque, l’ipotesi di una possibile rotazione degli uscenti circolata nelle scorse settimane: una scelta dettata dal delicato momento che attraversa la sanità pugliese alle prese con i conteggi relativi al buco nei conti 2024 da circa 300 milioni di euro. Il dossier sarà esaminato nel vertice d’urgenza convocato per il 19 febbraio alla presenza dei dg, del capo Dipartimento, Vito Montanaro, degli assessori Fabiano Amati Raffaele Piemontese, oltre che del presidente Emiliano.

La continuità

La continuità gestionale è stata preferita al ricambio evitando ai dg il complicato adattamento a nuove realtà in pochi mesi vista l’imminente scadenza del mandato regionale. I commissari resteranno in carica per sei mesi, dopodiché la giunta in carica potrebbe anche nominare volti nuovi, ma a condizione di aprire la procedura di selezione ed accettare la circostanza che i nuovi dg entrerebbero in servizio sotto un altro governo regionale considerando le elezioni regionali in programma in autunno.

La legge del 2022

Di certo resterà lettera morta la legge pugliese del 2022 che imponeva il licenziamento in tronco dei direttori generali non in regola con la spesa farmaceutica. Un cavallo di battaglia del gruppo di Azione e dell’assessore Fabiano Amati. Nonostante i ripetuti sfondamenti milionari degli ultimi anni per lo shopping dei medicinali, tutti i vertici di Asl e grandi ospedali sono rimasti al loro posto evitando la multa prevista dalla norma. Un beffa se si considera il fatto che hanno evitato anche la sanzione minima della rotazione prevista dalla stessa legge pugliese.

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