Sono stati revocati i licenziamenti di 24 lavoratori impiegati nelle attività di manutenzione e gestione degli ambiti territoriali 5 e 6 dell’Acquedotto pugliese (Aqp). Si chiude, così, positivamente il tavolo di crisi aperto a seguito della vertenza che ha coinvolto imprese che gestiscono i servizi per conto dell’Ente.
A margine dell’incontro che si è svolto stamattina nella sede della task force Occupazione della Regione Puglia, l’assessora alle Crisi industriali Serena Triggiani, ha espresso «grande apprezzamento per la positiva conclusione» della vicenda. «È stata finalmente raggiunta un’intesa tra le parti coinvolte, sindacato e le aziende riunite in associazione temporanea d’impresa e in consorzio. La revoca della procedura di licenziamento – ha proseguito – ha consentito di salvaguardare 24 posti di lavoro che erano a rischio. L’accordo raggiunto oggi tra le parti ha consentito, altresì, di attivare il contratto di solidarietà che permetterà una riorganizzazione del lavoro senza incidere in modo significativo sul reddito dei lavoratori».
Leo Caroli, presidente del Sepac (il Sistema economico produttivo e delle aree di crisi), ha sottolineato che «ci siamo impegnati a monitorare costantemente lo stato di avanzamento del piano di riorganizzazione aziendale e la gestione del contratto di solidarietà, attraverso incontri periodici presso il Sepac: il primo si terrà nell’ultima decade di ottobre».
Il risultato di oggi, ha concluso Caroli, «ci conferma quanto un sindacato responsabile e propositivo insieme ad aziende sensibili alla salvaguardia occupazionale, rappresentino una garanzia solida per risolvere le vertenze senza mai cedere alla tentazione di alcune scorciatoie che finirebbero per gravare esclusivamente sui lavoratori o sulla stessa Aqp».
