Apulia film commission, preoccupazione del sindacato: «Non interrompa ruolo strategico»

C’è preoccupazione per il futuro di Apulia Film Commission in vista anche della riunione dei soci che venerdì dovrà decidere se commissariare o meno l’Agenzia pugliese.

A esprimerla è anche il sindacato Slc-Cgil produzione culturale Puglia che parla di una «crisi che perdura da 10 mesi nel governo di Apulia Film Commission» ed «auspica che l’Assemblea dei 60 Comuni soci della Fondazione non si limiti al solo commissariamento tecnico ma tracci le linee di intervento che, pur nella emergenza, non interrompa il ruolo strategico di Apulia Film Fund quale attrattore economico e propulsore di dinamiche industriali ed occupazionali, sia nel suo diretto comparto, sia nell’indotto turistico e dei servizi».

In Afc è in atto uno scontro al vertice tra la presidente Simonetta Dellomonaco e il direttore generale, Pietro Parente, che ha provocato uno stallo. La presidente, la settimana scorsa, ha depositato una lunga relazione durante le audizioni in II commissione del Consiglio regionale pugliese che è stata poi trasmessa alla Procura e alla Corte dei Conti.

«La legittima decisione del Consiglio regionale – dice Slc-Cgil – di inviare atti e resoconti scritti all’Autorità Giudiziaria ordinaria e contabile, supera il “carattere interno” del conflitto. La preannunciata scelta di un commissariamento non inibisce né esclude il dovere dell’Autorità Giudiziaria di scandagliare la gestione dell’Ente nel dettaglio per verificare e riscontrare eventuali fatti costituenti reato o illecito contabile».

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