Alta velocità per la linea Napoli-Bari entro il 2024

«Quest’opera non è soltanto un collegamento tra parti del meridione, che tra l’altro saranno anche ulteriormente implementati dalle opere della Salerno-Reggio Calabria, e poi passando sull’isola siciliana con la Palermo-Catania, ma è anche importante perché creerà delle connessioni veloci con tutto il resto d’Italia. Non è dunque solo una connessione tra Napoli e Bari, ma tra Milano e Bari, tra Bologna e Bari, tra Firenze e Bari. È un’opportunità di far muovere le persone in maniera molto più veloce e coerente con le esigenze di sviluppo che il Mezzogiorno richiede». Queste le parole dell’amministratrice delegata e direttrice generale di Rete Ferroviaria Italiana, Vera Fiorani in un giornata che sarà ricordata nella storia per l’intero Sud.

Tanta l’emozione e la soddisfazione da parte degli addetti ai lavori che hanno festeggiato l’abbattimento dell’ultimo diaframma nella Galleria Monte Aglio, tappa fondamentale per il completamento della linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli – Bari che permetterà entro il 2024 di realizzare il collegamento diretto tra il capoluogo campano e quello pugliese.

Con la cerimonia di ieri è di fatto ultimato il secondo lotto – Cancello-Frasso Telesino – della linea ferroviaria in questione, che già dal 2024 consentirà di collegare i due capoluoghi in tre ore, contro le attuali quattro e oltre, e di bypassare la stazione di Caserta. Infatti sarà la stazione di Afragola l’hub per la Tav Napoli-Bari.  Prima di questa data sono comunque previste progressive riduzioni dei tempi di viaggio, grazie all’apertura per fasi di ulteriori tratti di linea.

La nuova tratta è parte integrante del corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia – Mediterraneo ed è finanziata anche con i fondi del Pnrr.

«Questo tipo di approccio è coerente con la strategia che il Pnrr ha varato per le linee ad alta velocità su tutto il territorio nazionale attivando investimenti che colleghino il versante adriatico verso la dorsale dell’alta velocità con la stessa logica di scambi che si trovano a Roma, a Venezia-Milano, e quindi a Venezia da Orte, da Pescara, da Napoli, si trovano le connessioni ferroviarie che portano sulla dorsale AV che attraversa il paese e che anche grazie al Pnrr arriverà fino a Reggio Calabria» ha aggiunto Fiorani.

La realizzazione dell’opera è parte di un più ampio processo di integrazione e di sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno che comporterà importanti ricadute occupazionali per tutta la popolazione. Con l’attivazione di tutti i cantieri saranno impegnati circa 7mila occupati al giorno, tra lavoratori diretti e indiretti, creando indotto per tutto il tessuto socioeconomico del Sud.

L’intera opera avrà un costo di 5,7 miliardi. «C’è il problema dei materiali che dobbiamo capire come gestire, questo vale per tutti gli appalti. Una buona parte di quest’opera Napoli-Bari, quella che completeremo entro il 2026, è nel Pnrr e per questi progetti sono state stanziate una serie di risorse per far fronte all’aumento dei materiali» ha evidenziato Fiorani.

La tratta è completamente finanziata e tutta in costruzione. L’ ad di Rfi, Fiorani ha garantito che «il tutto sarà consegnato già a luglio all’appaltatore, che è stato individuato e ha vinto le gare pubblicate, motivo per cui, nello stesso mese saranno consegnati i cantieri». Dunque si comincia a lavorare anche nell’ultimo tratto. E poi si continua per step.

«Il 2024 è domani. Noi cominciamo a vendere le tracce nei contratti con le imprese ferroviarie a mercato, cioè Ntv e Trenitalia da settembre di quest’anno per un’opera che entrerà in funzione nel 2024» ha ribadito ancora.

L’abbattimento dell’ultimo diaframma unisce i due fronti di scavo della galleria Monte Aglio, consentendo il completamento di un tunnel lungo 4 km che unisce Maddaloni e Valle di Maddaloni. Gli interventi sull’intera tratta Cancello – Frasso Telesino hanno interessato il raddoppio e la velocizzazione della linea per una lunghezza di circa 16 km, sviluppandosi con una nuova linea tra Cancello e Valle di Maddaloni (6 km) e ripercorrendo l’attuale tracciato per la tratta Valle di Maddaloni – Frasso Telesino (9 km). Inoltre, ci sarà la realizzazione delle nuove fermate Valle Maddaloni e Frasso Telesino/Dugenta.

I lavori della tratta Cancello – Frasso Telesino sono stati affidati da RFI al Consorzio CFT costituito dalle imprese Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. – Itinera S.p.A. – Ghella S.p.A. per un importo totale di 340 milioni di euro, sotto la direzione lavori di Italferr.

L’attività della Gestione Commissariale ha consentito una significativa accelerazione dei lavori che ha portato al completamento nel 2017 dei primi due interventi dell’itinerario: il nodo di interscambio di Napoli/Afragola ed il lotto Bovino – Cervaro. Al momento sono in fase realizzativa le tratte Napoli – Cancello, Cancello – Frasso, Frasso – Telese, Telese – San Lorenzo, San Lorenzo – Vitulano e Apice – Hirpinia e da luglio 2022 inizieranno i lavori anche per i lotti Hirpinia – Orsara e Orsara – Bovino.

Guido Tortorelli

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