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Parco dell’Alta Murgia, dopo il riconoscimento Unesco un 2025 alla scoperta dei Paesaggi di luce

Sarà un viaggio alla scoperta dei "Paesaggi di luce" il 2025 del Parco nazionale dell'Alta Murgia, che quest'anno ha ottenuto il riconoscimento di Geoparco mondiale Unesco. Attraverso dodici scatti che compongono il calendario 2025, presentato oggi in conferenza stampa nella sede della Regione Puglia, il Parco nazionale dell'Alta Murgia lascia scoprire l’essenza del suo territorio,…
il calendario 2025 del parco nazionale dell'alta murgia

Sarà un viaggio alla scoperta dei “Paesaggi di luce” il 2025 del Parco nazionale dell’Alta Murgia, che quest’anno ha ottenuto il riconoscimento di Geoparco mondiale Unesco.

Attraverso dodici scatti che compongono il calendario 2025, presentato oggi in conferenza stampa nella sede della Regione Puglia, il Parco nazionale dell’Alta Murgia lascia scoprire l’essenza del suo territorio, con giochi di luce e colori che ne esaltano il fascino senza tempo.

Dalle rovine del Garagnone sotto l’abbraccio della Via Lattea (Abbraccio cosmico) al tramonto che avvolge Castel del Monte nel suo splendore dorato (Sovrano della luce), ogni immagine racconta il profondo legame tra natura, storia e geodiversità. La magia del lino delle fate accarezzato dagli ultimi raggi di sole (Scintille di luce), la maestosità di un cerro solitario che sfida il freddo del nevischio (Solitudine maestosa) e la Murgia Franchini, plasmata dalla forza del temporale (Murgia in tempesta). Un calendario che, insomma, non è solo un omaggio al paesaggio, ma anche un invito a guardare con occhi nuovi alla ricchezza e alle sfide di MurGEopark.

Il 2024 del Parco nazionale dell’Alta Murgia

La conferenza stampa che si è svolta stamattina – alla presenza, tra gli altri, del commissario straordinario del Parco Francesco Tarantini, dell’assessora regionale all’Ambiente Serena Triggiani e della vicepresidente della Comunità del Parco Giovanna Bruno – è stata occasione anche per ripercorrere il 2024 dell’Ente segnato dalla proclamazione a Geoparco mondiale Unesco (il 9 settembre), ma che ha visto anche la realizzazione della prima edizione della rassegna “Biodiversa – L’Italia dei Parchi si racconta“, la riapertura delle Miniere di Bauxite a Spinazzola dopo un progetto di riqualificazione, la conclusione dei lavori di messa in sicurezza del bosco di Castel del Monte, e tante altre iniziative per la promozione e la tutela del territorio e delle sue peculiarità naturalistiche.

Il 2024, insomma, «è stato un anno memorabile» per il Parco nazionale dell’Alta Murgia, dichiara Tarantini, volgendo lo sguardo all’anno che sta per cominciare e che «sarà cruciale per consolidare l’identità di MurGEopark, attraverso nuove progettualità e il lavoro sinergico tra Ente Parco, Regione Puglia, Comuni, associazioni e tutti i soggetti che hanno contribuito a questo risultato».

I progetti per il 2025

Il Parco, dunque, si prepara a rafforzare l’identità di MurGEopark attraverso nuove iniziative di valorizzazione, volte a consolidare e mantenere il riconoscimento Unesco. Tra le priorità c’è la creazione di prodotti turistici legati al brand MurGEopark, per promuovere una fruizione sostenibile e identitaria del territorio.

Un’azione imminente sarà la riapertura, prevista a gennaio, del centro visite Torre dei Guardiani nel quale è stato allestito un erbario per l’educazione ambientale, cui seguirà il nuovo centro visite presso l’area del Cavone, entrambi fondamentali per migliorare l’accoglienza e offrire ai visitatori punti di riferimento dedicati alla scoperta del Geoparco.

«No al deposito di scorie nucleari nel Parco»

«È stato un anno emozionante che ha dato forma a un traguardo ambizioso per i territori dei comuni interessati», afferma l’assessora Triggiani: «Siamo chiamati tutti a fare sempre più e meglio, mettendo a punto attente politiche di tutela e di valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico dell’Alta murgia – aggiunge -. E impegnandoci, soprattutto, a difendere un territorio unico che non può in alcun modo essere annoverato e considerato area idonea al deposito di rifiuti nucleari, come indicato dal Governo nazionale. E questa è una delle sfide che ci attende nel brevissimo futuro: rivendicare con forza il nostro diritto alla bellezza, alla cura e preservazione della geo-biodiversità della nostra terra», conclude Triggiani.

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