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Allarme caldo in Puglia e Basilicata, superati i 40 gradi: «Si preannuncia una tragica estate come quella del 2003»

L'Italia sta affrontando ondate di calore che, secondo gli esperti, mostrano inquietanti similitudini con quelle registrate nel 2003, anno ricordato per un'estate torrida e senza tregua. Una preoccupazione che si fa sentire particolarmente in Puglia e Basilicata, dove già oggi si sono superati i 40 gradi e le previsioni indicano un ulteriore innalzamento delle temperature.…
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L’Italia sta affrontando ondate di calore che, secondo gli esperti, mostrano inquietanti similitudini con quelle registrate nel 2003, anno ricordato per un’estate torrida e senza tregua. Una preoccupazione che si fa sentire particolarmente in Puglia e Basilicata, dove già oggi si sono superati i 40 gradi e le previsioni indicano un ulteriore innalzamento delle temperature.

Tommaso Torrigiani, previsore della sala meteo del Consorzio Lamma-Cnr, ha espresso forte preoccupazione per la persistenza delle temperature elevate. «Già oggi abbiamo registrato oltre 40 gradi al sud, in particolare in Puglia e Basilicata, ma le temperature si innalzeranno ulteriormente domani», ha spiegato il meteorologo. Questo scenario prefigura un luglio e un agosto che potrebbero ricalcare la tragica estate del 2003, quando il caldo record non concesse nemmeno un giorno di respiro.

Rischio “notti tropicali” e pericoli per la salute

Siamo solo all’inizio dell’estate, eppure le temperature medie sono già di 5 gradi superiori alla norma. In agguato c’è anche il rischio di “notti tropicali”, con temperature che non scenderanno mai sotto i 20 gradi, compromettendo il recupero termico notturno.

Torrigiani ha evidenziato i seri rischi per la salute della popolazione, ricordando che «le ondate di calore sono l’evento meteorologico estremo che provoca più perdite di vite umane». Sebbene il caldo attuale sia stato determinato da correnti umide e “sciroccate” provenienti dall’Africa, richiamate da un’area di bassa pressione sulla penisola iberica, la situazione potrebbe peggiorare. L’anticiclone africano più preoccupante è atteso entrare in azione solo a luglio e agosto.

Quello che sembra certo è che l’anticiclone delle Azzorre, che negli anni ’80 garantiva estati di bel tempo sull’Italia, «a fine mese tenderà a estendersi su Francia e Spagna, bloccando l’afflusso di perturbazioni sul Mediterraneo», lasciando il campo a un’estate che si prospetta particolarmente rovente.

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