Al via le olimpiadi della prevenzione nelle scuole pugliesi: ecco gli “ScacciaRischi”

Prevenire i pericoli che possono trovarsi a casa, a scuola, nei luoghi di lavoro e sulle strade attraverso il linguaggio, i personaggi e i suoi dei videogames. È l’obiettivo delle olimpiadi della prevenzione “Gli ScacciaRischi”, pronte a partire in Puglia.

Si tratta di un gioco che consente ai più giovani di imparare a riconoscere quali sono le situazioni in cui a rischio è la vita ed è un progetto-concorso destinato a tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado pugliesi.

Promossa da Inail Puglia e dall’assessorato alla Salute e al Benessere animale della Regione Puglia, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, l’iniziativa da quest’anno si avvale della collaborazione dell’Aci, grazie al quale sarà possibile avviare un focus sui pericoli della strada. Finora sono stati più di 60mila gli studenti coinvolti nel progetto.

Per Giuseppe Gigante, direttore di Inail Puglia, «il successo del progetto risiede nell’idea di trasferire un messaggio di educazione alla sicurezza utilizzando un videogioco che facilita l’apprendimento senza ridurne la qualità del contenuto».

L’obiettivo, aggiunge, «è formare i giovani per educare gli adulti».

Per Onofrio Mongelli, dirigente della sezione Promozione della salute e del benessere della Regione Puglia, spiega che «il senso di responsabilità, l’adeguata informazione sui diritti e doveri dell’individuo di fronte alle norme e gli strumenti posti a difesa di ogni singola persona, rappresentano quel doveroso salto culturale in materia di sicurezza che solo sui banchi di scuola è possibile fare».

ScacciaRischi, sottolinea il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Giuseppe Silipo, «evidenzia che con il gioco si aiuta l’apprendimento e si incide in modo maggiormente significativo. E, confortati dal numero di adesioni crescenti, continuiamo a sostenere questa iniziativa».

Per la direttrice dell’Aci Bari e Bat, Maria Grazia De Renzo, «educare le giovani generazioni a una cultura della sicurezza significa rendere i più giovani cittadini consapevoli».

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