Quasi un consumatore su due, circa il 46%, ha già deciso di comprare almeno un prodotto. È la fotografia scattata dal sondaggio condotto da IPSOS per Confesercenti sui saldi invernali 2025, che in Puglia partiranno oggi e dureranno fino al 28 febbraio. Il 59% degli intervistati spenderà in media circa 218 euro a famiglia, il 53% ritiene i saldi l’appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 20% indica il Black Friday.
Le categorie preferite
I prodotti più gettonati sono quelli ‘moda’: maglioni con decorazioni e felpe indicati dal 51% delle persone intervistate. Un effetto dell’arrivo del freddo dopo un autunno caldo a causa del quale il 30% dei consumatori ha ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale. Le calzature (49%), gonne e pantaloni (31%), jeans e denim, maglie e top (30%), l’intimo (28%), camicie e camicette (22%), borse (21%), giubbotti, cappotti e piumini il 21%, accessori (18%) e abiti e completi (17%).
Tornano i negozi fisici
«Gli acquisti hanno luogo nei negozi fisici e si riconferma – spiega Benny Campobasso, presidente nazionale Fismo Confesercenti e a capo di Confesercenti Puglia – la tendenza registrata proprio nell’ultima settimana di Natale, ovvero di rivolgersi nei punti vendita fisici (81%) che appaiono in vantaggio sull’online. si confermano l’evento promozionale più atteso dell’anno, e lanciano un segnale positivo dopo un autunno caratterizzato da vendite alquanto fiacche».
La data contestata
Rimane, tuttavia, il problema della data troppo anticipata: «l’inverno climatico è appena iniziato e si rischia di svendere la collezione invernale prima ancora di riuscire a venderla pienamente – fa notare Campobasso – Bene la data ‘quasi’ unica di avvio delle vendite di fine stagione, con l’unica eccezione della Valle d’Aosta, ma i saldi dovrebbero essere davvero collocati a fine stagione. È una richiesta che continuiamo a sostenere con forza».
Assoutenti
«Anche quest’anno la solita disinformazione sulla nuova direttiva omnibus, recepita nel 2023 e volta a tutelare il consumatore dal cosiddetto ‘prezzo civetta’ e fornire maggiori garanzie negli acquisti nei negozi fisici e sul web» . Lo afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso: «Crediamo serva un tavolo di confronto presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy tra le associazioni dei consumatori e quelle di rappresentanza degli esercenti al fine di educare consumatori e commercianti ad una corretta informazione sulla materia».