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Agricoltura, Puglia promossa dal Comitato di sorveglianza del Psr: misure all’89% di avanzamento – VIDEO

La Puglia si appresta a chiudere positivamente il ciclo di programmazione 2014-2022 dei Fondi europei per lo Sviluppo rurale, con circa 200 milioni di euro ancora da impiegare su una dotazione complessiva di oltre 2,1 miliardi di euro.

L’annuncio arriva al termine dei lavori del Comitato di sorveglianza del Programma di Sviluppo rurale (PSR) 2014-2022 e del Comitato di monitoraggio del complemento di Sviluppo rurale (CSR) 2023-2027, riunitisi a Lecce per la verifica annuale dell’andamento della spesa da parte della Commissione europea.

L’avanzamento procedurale delle misure del Psr Puglia si attesta attualmente a una media dell’89%.

Un’importante modifica attuata nei primi mesi del 2025 al Psr 2014-2022, riguardante il tasso di cofinanziamento del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale), ha facilitato la chiusura del programma, scongiurando penalizzazioni sulla spesa europea e concedendo più tempo alle imprese per completare i propri progetti.

Inversione di rotta dopo un decennio «difficilissimo»

Ingrid Brownrigg, referente dei servizi della Commissione europea per l’utilizzo dei fondi per lo sviluppo rurale, ha espresso soddisfazione per i progressi raggiunti: «Possiamo vedere la luce e finire questa programmazione in modo positivo. Oggi possiamo ritenerci tranquilli e sereni, dopo 10 anni difficilissimi». Brownrigg ha ricordato come nel 2022 la Puglia abbia dovuto affrontare il rischio di disimpegno dei fondi, evidenziando una successiva «inversione di tendenza, frutto di un’ottima direzione e visione politica e del lavoro di una squadra coesa nell’assessorato all’Agricoltura».

Nuovi bandi in arrivo per 175 milioni di euro

Fino alla fine del 2025, l’Autorità di Gestione regionale si pone l’obiettivo di pubblicare otto nuovi avvisi pubblici per un totale di 175 milioni di euro. Questi fondi saranno destinati a diversi settori, tra cui il recupero dei muretti a secco, il sostegno agli investimenti per la trasformazione dei prodotti agroalimentari e le attività extra-agricole e di diversificazione, come gli agriturismi.

L’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha sottolineato la complessità della gestione dei fondi europei: «La strategia per utilizzare i fondi europei per lo sviluppo rurale è complessa e richiede l’impegno di tutti. Ringrazio tutti coloro che in questi anni hanno dato il proprio contributo per invertire la rotta. Abbiamo lavorato per verificare le diverse criticità da azienda a azienda». Pentassuglia ha infine esortato a «non perdere la bussola e continuare nel combinato disposto virtuoso tra enti, istituzioni e partenariato agricolo».

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