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Aggressioni nelle carceri e festa macchiata di sangue, Sappe: «Non ci saremo per protesta»

Sono cinque, in poco meno di una settimana, gli episodi riportati dal Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) nel giorno della festa regionale del corpo, in programma questa mattina al Castello di Bari, e che concluderanno le manifestazioni pugliesi per il 208esimo anno della fondazione, con i festeggiamenti aperti con la cerimonia di Roma dello scorso…

Sono cinque, in poco meno di una settimana, gli episodi riportati dal Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) nel giorno della festa regionale del corpo, in programma questa mattina al Castello di Bari, e che concluderanno le manifestazioni pugliesi per il 208esimo anno della fondazione, con i festeggiamenti aperti con la cerimonia di Roma dello scorso 25 marzo.

Alla festa barese il Sappe non ci sarà per protestare contro la mancata tutela del personale che continua a subire aggressioni e infortuni provocato da detenuti violenti. Inoltre, sottolinea l’organizzazione sindacale, la manifestazione barese è stata organizzata «in tutta fretta togliendo riposi e ferie ai poliziotti poiché manca il personale».

La denuncia

Il sindacato ha posto l’accento sugli ultimi episodi registrati nelle carceri pugliesi, dove Taranto e Foggia hanno conquistato il primato delle violenze subite dal personale della polizia penitenziaria. Mentre a Roma si festeggiava l’anniversario del corpo, a Taranto un agente «dopo un accesa discussione con un detenuto, al 416 bis, che voleva a tutti costi fare cose non consentite, veniva colto da malore e trasportato al pronto soccorso con la pressione altissima».

Ma dietro le sbarre della struttura jonica si è registrato un alto episodio di violenza. Il 27 marzo un detenuto tarantino «arrabbiato” perché punito per comportamenti scorretti che violavano le leggi interne, aggrediva un poliziotto procurandogli la frattura del dito con 20 giorni di prognosi».

Il giorno dopo l’aggressione si consuma nel carcere di Lecce, dove «un detenuto di origini foggiane che era rinchiuso in isolamento al momento dell’apertura della stanza aggrediva prima un poliziotto, poi un ispettore accorso in suo aiuto» racconta ancora ilSappe «nel contempo arrivavano un altro ispettore e due agenti che cercavano di contenere lo stesso che colpiva anche questi ultimi, con il risultato di trauma cranico per un uno, denti spaccati e labbra rotte per altri due, con prognosi dai 15 ai 20 giorni».

Infine, tra giovedì e venerdì è toccato al carcere di Foggia essere protagonista, dove in due episodi diversi, prima un detenuto che non voleva uscire dal passeggio aggrediva un poliziotto con pugni e calci che riportava 15 giorni di prognosi, poi un altro poliziotto veniva aggredito, «senza motivi, da un altro detenuto e se la “cavava” solo con qualche calcio».

La decisione

Il Sappe «per rispetto ai colleghi feriti e a tutti quei poliziotti costretti a lavorare in condizioni drammatiche ed in grave sofferenza nelle sezioni detentive, non parteciperà alla cerimonia di domani, anche perché siamo stanchi di sentire i soliti discorsi vuoti di parole e contenuti che non affrontano i veri problemi del carcere». Il Sappe chiude con un appello al Provveditore regionale Carlo Berdini per farsi portavoce della gravità della situazione delle carceri, perché «al Dap sembrano aver dimenticato la Puglia».

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