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Aggressioni ad amministratori locali, Puglia tar le regioni più colpite: 85 casi nel 2024

Sono stati 7.805 gli atti intimidatori subiti dagli amministratori locali in tutta Italia dal 2013 al 2024: quasi due uomini o donne, tra sindaci, consiglieri comunali o appartenenti alla giunta, ogni giorno sono stati oggetto di minacce, scritte sui muri, post violenti sui social, peggio ancora di atti vandalici per ragioni di matrice privata, politica…
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Sono stati 7.805 gli atti intimidatori subiti dagli amministratori locali in tutta Italia dal 2013 al 2024: quasi due uomini o donne, tra sindaci, consiglieri comunali o appartenenti alla giunta, ogni giorno sono stati oggetto di minacce, scritte sui muri, post violenti sui social, peggio ancora di atti vandalici per ragioni di matrice privata, politica o sociale. Un dato allarmante quello che emerge dal report della direzione centrale della Polizia Criminale. Nel 2024, rispetto all’anno precedente, si registra un incremento del 13,9%, registrandosi 630 episodi di intimidazione a fronte dei 553 del 2023. In cima alle regioni più colpite dal fenomeno, con 85 eventi nel 2024 e 54 nel 2023, c’è la Puglia.

«Il ruolo del sindaco, e più in generale dell’amministratore locale, é sempre più esposto ad una solitudine allarmante. É in questa condizione che si insinuano le minacce, gli atti di intimidazione, la violenza di chi pensa di poter sottomettere le istituzioni locali e i suoi rappresentanti all’illegalità. Il dato pugliese, che ci vede in testa alle classifiche per numero di amministratori “sotto tiro” ci impressiona ma non ci sorprende – commenta Antonio Decaro, eurodeputato e presidente eletto della Regione Puglia – perché se da un lato aumentano le intimidazioni, dall’altro aumentano gli amministratori locali che resistono, che denunciano, che contrastano l’illegalità a colpi di atti e provvedimenti che evidentemente colpiscono la criminalità nei suoi affari. Io sono stato sindaco della mia città per dieci anni, vivo sotto scorta da nove, ma non cambierei niente di quello che ho fatto».

Dopo la Puglia, seguono, con un incremento consistente della percentuale di aggressioni, la Lombardia (74 eventi nel 2024, 59 nel 2023), e la Calabria (57 nel 2024, 54 nel 2023).

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