Addio a una leggenda del tennis. Lo sport internazionale piange, da ieri, la morte di Nicola Pietrangeli, 92 anni, il primo italiano a vincere uno Slam e la Coppa Davis del Cile (nel ‘76) da capitano. Lo hanno omaggiato tre figure istituzionali del tennis pugliese e nazionale: Isidoro Alvisi, Michelangelo Dell’Edera e Nicoletta Virgintino.
Isidoro Alvisi
Il ricordo di Pietrangeli del vice presidente della Fitp Isidoro Alvise, nativo di Barletta: «Nicola Pietrangeli era un galantuomo oltre che un campione, persona di grande eleganza anche fuori dal campo. Per me, da dirigente, è stato un padre dal punto di vista tennistico. Nei primi anni 2000 riponeva fiducia in noi una classe dirigente rinnovata di quarantenni. Noi eravamo la sua ombra. È stato una spinta a fare sempre meglio, e i successi degli azzurri sono anche merito suo. Resterà per sempre il nostro ambasciatore nel mondo. Non è esagerato parlare di un modello Pietrangeli da seguire». Riguardo al rapporto speciale con la Puglia, il dirigente Alvisi ha raccontato: «Ha giocato la Coppa Davis a Bari, che allora aveva una formula diversa, nel ‘74 contro la Repubblica Araba, e al Ct Barletta nel 1969 contro l’Austria, imponendosi nel doppio. Tornò a Barletta nel ‘98 quando «battezzò» il Challenge Atp, ed è venuto altre innumerevoli volte in Puglia, anche per tornei minori» Sull’eredità che lascia, sulle eventuali iniziative della Federazione e sui ricordi, il numero due ha detto: «Ci disse che nel ‘76, dopo aver vinto la Coppa Davis da capitano, se la portò a casa per tenerla al sicuro. Ci raccontava di aver difeso la coppa. Quella coppa in Cile l’ha vinta soprattutto con la sua diplomazia. Iniziative in suo onore? Valuteremo con il consiglio federale. Arrivederci a un campione di vita».
Michelangelo Dell’Edera
Anche Michelangelo Dell’Edera, team manager della gloriosa Italia di tennis e direttore dell’Istituto Superiore di Formazione «Roberto Lombardi», nativo di Rutigliano ha ricordato «il Petra»: «Ci lascia un’icona dello sport, non solo del tennis. Prima dell’avvento di Sinner è stato il tennista più vincente anche nei grandi Slam. Ma soprattutto era un generoso. Ricordo di recente, dal presidente della Repubblica, si appoggiava al mio braccio. Un punto di riferimento costante e incitiva tutti gli azzurri. A Malaga, nel 2023, già affaticato, sollevò la Coppa Davis con gli azzurri e con capitan Volandri. Sinner? Gli ha sempre dato consigli da nonno. Arrivederci al mito».
Nicoletta Virgintino
Nicoletta Virgintino, presidente del Ct Bari dal 2018 ed ex giocatrice di assoluto livello del Wta, ha detto: «Sono addolorata. Ho le lacrime agli occhi. Ho conosciuto Nicola, da giocatrice e poi da dirigente quando è stato al Ct Bari in occasione della Federation Cup. È stato un mito uno degli apripista del tennis italiano. Rimanevo incantata dal suo stile, lascia un’eredità enorme».