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Acqua, scintille tra Puglia e Basilicata per le quote idriche: Emiliano diserta il tavolo lucano

Corto circuito tra la Regione Basilicata e la Puglia che è pronta a far patti con il Molise (dietro compensazione) per l’acqua che serve alle coltivazioni. La Puglia rompe con i lucani che vorrebbero invece “cedere” meno acqua che parte dalle dighe che sono sui territori della Basilicata (il deficit idrico negli invasi lucani, rispetto…

Corto circuito tra la Regione Basilicata e la Puglia che è pronta a far patti con il Molise (dietro compensazione) per l’acqua che serve alle coltivazioni. La Puglia rompe con i lucani che vorrebbero invece “cedere” meno acqua che parte dalle dighe che sono sui territori della Basilicata (il deficit idrico negli invasi lucani, rispetto al 2024 è di 100 metri cubi di acqua). La crisi idrica è alle porte. Gli invasi dei bacini hanno un volume assolutamente ridotto rispetto a quello degli anni precedenti.

Ebbene alla riunione decisiva per rivedere l’accordo di programma con la Puglia per la divisione delle quote idriche, summit a cui la Basilicata teneva particolarmente, la Puglia neanche si è presentata e a Bari il presidente Emiliano (in una altra riunione) ai giornalisti ha detto chiaramente che l’acqua non ha certo un proprietario.

A Potenza invece, dove era convocato il vertice, la Basilicata avrebbe voluto chiedere maggiori disponibilità idriche, riducendo quelle per la Puglia, che è anche fortemente dipendente dalla Basilicata e riceve acqua dagli invasi del Pertusillo, di Monte Cotugno e di San Giuliano per i vari usi (potabile, irriguo, industriale). Ma al tavolo interregionale sulla crisi idrica in agricoltura con tanto di illustri presenze come gli enti lucani, di Acque del Sud spa (società di gestione delle dighe), Autorità di bacino, Acquedotto Lucano e Acquedotto Pugliese gli amministratori pugliesi non c’erano.

La lite

Così l’assessore lucano, Carmine Cicala ha sbottato: «Accolgo con stupore quanto dichiarato dal governatore pugliese, Michele Emiliano (“l’acqua non è della Basilicata, è dell’umanità”) – ha detto l’assessore Cicala – rispetto al momento di difficoltà sulla disponibilità di risorsa idrica. La leggo come una risposta negativa all’impegno che la Regione Basilicata sta mettendo in campo per condividere in maniera collegiale, attraverso il dialogo, la migliore soluzione possibile per entrambe le regioni. L’assenza al tavolo interregionale di esponenti politici della Puglia – conclude -non va nella direzione auspicata».

La scadenza è il 5 aprile

Saltata la riunione bisognerà continuare il confronto, perchè c’è una data di scadenza ebbene entro il 5 aprile il Comitato di monitoraggio dell’Accordo di programma Puglia-Basilicata e Governo deve avere il quadro dettagliato per stabilire la quantità di acqua da destinare all’irrigazione e al comparto zootecnico.

Lo schema del Basento

Per evitare ciò che è accaduto negli anni scorsi, è stata raggiunta un’intesa sulla prossima attivazione della traversa Trivigno, opera strategica nell’ambito dello schema idrico Basento-Bradano, e sui lavori relativi alla galleria di San Giuliano, utile per fornire ulteriori quantità di acqua agli altri schemi idrici. Ma siamo solo al primo atto. and.ill.

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