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Siccità, Matarrelli (Aip): «Pronto un piano da 7 mld. Liscione? Ci sarà intesa col Molise» – L’INTERVISTA

«L’intesa per far affluire acqua in Puglia dalla diga del Liscione si troverà. Intanto continueremo a investire per garantire l’approvvigionamento e ridurre gli sprechi»: Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne e presidente rieletto dell’Autorità idrica pugliese (Aip), illustra la strategia per superare l’emergenza che rischia di mettere in ginocchio l’intera regione. Sindaco, quali sono gli obiettivi…
toni matarrelli

«L’intesa per far affluire acqua in Puglia dalla diga del Liscione si troverà. Intanto continueremo a investire per garantire l’approvvigionamento e ridurre gli sprechi»: Toni Matarrelli, sindaco di Mesagne e presidente rieletto dell’Autorità idrica pugliese (Aip), illustra la strategia per superare l’emergenza che rischia di mettere in ginocchio l’intera regione.

Sindaco, quali sono gli obiettivi dell’Aip per il futuro sul fronte della disponibilità di acqua?

«La prima questione è quella dell’approvvigionamento. Il 90% dell’acqua giunge in Puglia da invasi fuori regione e, se qui si registra un calo del livello, sul nostro territorio si apre la crisi idrica. Nell’immediato non si può che gestire l’emergenza, mentre nel medio e lungo periodo bisogna trovare nuove fonti di approvvigionamento. Perciò è stato previsto il dissalatore sul fiume Tara che da solo produrrà il 10% del fabbisogno di acqua potabile dell’intero territorio. Un altro dissalatore è previsto a Cerano e per quello c’è già la presa a mare. E il piano d’ambito, infine, prevede un terzo dissalatore sulle isole Tremiti».

L’acqua potrebbe arrivare anche dalla diga molisana del Liscione, ma quella è una partita politica per vincere la quale la Regione ha chiesto l’intervento del Governo: come andrà a finire?

«Sì, sul Liscione la questione è politica. Posto che l’Autorità idrica non è un attore di questa vicenda, posso solo augurarmi che Molise e Puglia trovino rapidamente un’intesa. E credo che questa sia la prospettiva perché il Molise è una regione ricca d’acqua e la disponibilità di un bene tanto prezioso non è un tema sul quale ci possono essere distinzioni di territorio o di colore politico».

Intanto l’acqua viene sprecata a causa di una rete colabrodo: che cosa farete su questo fronte?

«Fino a dieci anni fa disperdevamo il 54% delle acque immesse in rete. Adesso quel valore è sceso al 40,7%. Nel Piano d’ambito approvato nel 2021 si prevede la riduzione della quantità di acqua dispersa nella misura del 5% l’anno. Ed è questo l’obiettivo che perseguiremo riparando le condotte vetuste, controllando le reti e sfruttando le tecnologie più moderne per individuare i punti di dispersione. Abbiamo sette miliardi da investire entro il 2043. Intanto abbiamo fatto passi da gigante anche sul riuso delle acque reflue: i depuratori ci hanno consentito di garantire maggiori risorse al comparto agricolo e un mare di qualità eccellente al 99,7%».

Molti prevedono un’estate difficile: sarà così?

«Dipende anche dal meteo. Se non dovesse piovere, la Regione ha un piano di emergenza, ma confido che si troveranno le soluzioni per scongiurare una crisi drammatica. Di sicuro l’Autorità idrica continuerà a investire su approvvigionamento di acqua e riduzione della quantità di risorsa dispersa».

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