Si accende lo scontro politico attorno all’accordo sull’acqua fra Puglia e Molise, avviato dalle due regioni, di colore diverso, ma contestato dall’opposizione molisana del Pd che è maggioranza in Puglia. Un corto circuito sul quale è piombato ieri il presidente della commissione crisi idrica pugliese, il consigliere regionale leghista Fabio Romito. «Il Pd del Molise – ha detto ieri in conferenza stampa – ha deciso di non aiutare i cittadini pugliesi bloccando il dialogo fra le due Regioni. È inaccettabile, mi chiedo dove siano i dirigenti dem pugliesi chiamati a difendere la nostra regione e gli interessi degli stessi molisani che il Partito Democratico di quella regione intende calpestare».
Nel mirino la mozione attraverso la quale il gruppo regionale molisano del Pd ha impegnato Presidenza e Giunta a bloccare ogni accordo interregionale relativo alla cessione delle acque del Liscione. «Il Molise – spiega Romito – sversa in mare ogni anno 130 milioni di litri d’acqua provenienti dalla diga del Liscione. Acqua in eccesso, acqua in più, che oggi viene sprecata. Per risolvere questo problema, i consiglieri regionali del Molise e quelli pugliesi hanno provato a trovare una soluzione, anche grazie all’intervento del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, per permetterci di dotarci di una infrastruttura utile non solo a portare quell’acqua in eccesso ai pugliesi, ma anche a dare opportunità, sviluppo e crescita alla Regione Molise, attraverso opere che oggi sono assolutamente indispensabili».
La replica
A stretto giro la replica del segretario Pd Domenico De Santis. «Siamo convinti che l’acqua sia un bene pubblico, da tutelare e valorizzare, a maggior ragione in un’epoca in cui la risorsa idrica è sempre più scarsa e strategica. Per questo auspichiamo che la collaborazione istituzionale tra le Regioni Puglia e Molise prosegua e porti alla realizzazione di infrastrutture essenziali per l’ottimizzazione dell’uso delle risorse idriche. Ci aspettiamo quindi che il Governo metta sul tavolo le giuste risorse per realizzare un opera che complessivamente costa 150 milioni per la parte da realizzare in Molise e 20 milioni per il tratto pugliese. La Regione Puglia farà la sua parte riconoscendo i ristori al Molise per la gestione e la manutenzione delle infrastrutture comuni».
Replicando a Romito, invece, De Santis dice: «è stato eccessivo, forse vuole candidarsi alle regionali in Molise visto che qui in Puglia il centrodestra ha sempre raccolto sonore sconfitte negli ultimi vent’anni». Tuttavia De Santis non interviene sulla posizione assunta dai colleghi dem molisani che puntano ad affossare l’accordo sull’acqua con la Puglia.
Il chiarimento
Sulla questione, però, sono loro stesse a chiarire. La capogruppo Pd in Consiglio regionale, Micaela Fanelli, e la consigliera Alessandra Salvatore respingono le strumentalizzazioni. «Siamo determinate non contro i cittadini pugliesi o campani, ma a tutela dei molisani che non possono essere considerati di serie B. Siamo contro il centrodestra che governa la nostra regione, finora incapace di dare risposte efficaci sul settore idrico, sempre più problematico anche da noi fra aumenti di tariffe, assenza di benefici visibili, spesso con i rubinetti a secco nelle case, con zone fertilissime del territorio che richiedono di essere irrigate. Il tutto condito da rapporti conflittuali fra Grim/Egam/Molise Acque e Regione Molise che incidono sui servizi. Vogliamo sapere e capire: a questo serve la mozione in quanto non ci fidiamo del Governo di centrodestra molisano e delle dichiarazioni degli esponenti della Lega, ma non abbiamo mai messo in discussione l’idea dell’acqua come bene comune e del principio di solidarietà tra territori».