La Regione Puglia ha rinnovato l’accordo per la tutela dell’ambiente per contrastare, assieme alle forze dell’ordine, attività illecite di gestione dei rifiuti, e ha investito 1.530.000 euro sino al 2025. Lo rende noto la Regione in una nota a margine della sottoscrizione dell’intesa con cui si proseguono le attività avviate con l’accordo quadro del 2007.
La somma è destinata al sostegno di uomini e mezzi per lo svolgimento di attività di vigilanza e prevenzione degli illeciti.
«Scoprire i reati e perseguirli è un merito. E spesso si tratta di illeciti non evidenti, subdoli che vengono perpetrati in modo segreto, approfittando della solitudine nella quale spesso sono lasciati i territori e i luoghi, proprio perché impossibile presidiare continuamente», ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano. «Sono reati ugualmente dannosi perché pregiudicano la visione strategica che la Puglia ha costruito in questi anni e minacciano l’insediamento di operatori economici e turistici. L’immagine della Puglia, come luogo dell’ospitalità, del buon cibo e, più in generale del buon vivere, viene per questo compromessa», ha sottolineato.
L’Accordo è divenuto negli anni anche un “modello pugliese” di contrasto agli illeciti ambientali, tanto da essere stato considerato virtuoso anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che intende proporre la Convenzione a livello nazionale per tutte le regioni che risultino particolarmente interessate da questi fenomeni di degrado ambientale.
«Invierò l’accordo quadro al presidente del Consiglio, Mario Draghi, come buona pratica che possa essere utilizzata a modello per altri territori del nostro Paese», ha concluso.