«Il 32 per cento dei bambini non consuma frutta e verdura»: l’allarme di Coldiretti Puglia

Il 32% dei bambini in Puglia non consuma frutta e verdura quotidianamente, a causa di modelli alimentari sbagliati che si traducono inevitabilmente in un abbandono dei sani principi della Dieta mediterranea con evidenti rischi per la salute. È quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Okkio alla Salute dell’Istituto Superiore di Sanità, esprimendo soddisfazione per la pubblicazione di una misura che quest’anno presenta significativi elementi di miglioramento per garantire l’efficacia nelle scuole coinvolte.

Il bando sostiene progetti per la fornitura e distribuzione di prodotti ortofrutticoli nelle scuole primarie aderenti al Programma, accompagnati da attività formative a beneficio degli alunni. Non solo è cruciale la qualità dei prodotti distribuiti, ma anche l’efficacia delle iniziative di accompagnamento, tra cui la creazione e gestione di orti scolastici, visite a fattorie e aziende agricole, corsi di degustazione e formazione, laboratori sensoriali, attività ludico-didattiche, e attività divulgative sui temi dell’alimentazione corretta e della sostenibilità ambientale. Sono inoltre previste iniziative editoriali per sensibilizzare i bambini su questi temi.

«Per difendere la salute e garantire lo sviluppo sano dei bambini, occorre aumentare le ore di educazione alimentare nelle scuole, contro l’abbandono dei principi della Dieta Mediterranea e la diffusione di cibi spazzatura e ultra processati. L’abbandono dei principi della Dieta Mediterranea, di cui frutta e verdura sono pilastri fondamentali, è un fenomeno preoccupante che minaccia la salute dei più piccoli, sottolinea Coldiretti regionale. Negli ultimi cinque anni, infatti, sono spariti dalle tavole italiane circa 40 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli: dai 240 kg del 2019 ai 203 kg del 2023, con un calo accentuato della frutta (da 128 kg a 107 kg) e delle verdure (da 112 kg a 96 kg)», come evidenzia un’analisi Coldiretti su dati Cso Italy.

Da qui la richiesta di Coldiretti di potenziare l’educazione alimentare nelle scuole con un sostegno delle istituzioni per far crescere la consapevolezza nei ragazzi dell’importanza di consumare frutta fresca e di stagione rispetto a modelli che si traducono poi inevitabilmente in un abbandono dei sani principi della Dieta mediterranea di cui il crollo della presenza sulle tavole è un campanello d’allarme da non sottovalutare.

«Anche le fattorie didattiche possono svolgere un ruolo fondamentale – evidenzia la Coldiretti Puglia – nel sostenere le famiglie e i genitori, in particolare le madri, con la fine delle lezioni scolastiche e al fine di offrire servizi educativi con particolare attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi. Per questo la Coldiretti mette a disposizione, delle autorità sanitarie, politiche e amministrative competenti, la sua rete di Fattorie Didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini».

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