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Thomas Becket AD 1170: a Mottola è tempo di Medioevo tra rievocazioni e arte

A Mottola è tempo di Medioevo con il grande spettacolo di Thomas Becket AD 1170. La cittadina in provincia di Taranto, cuore della civiltà rupestre, si veste a festa con videomapping e installazioni luminose, teatro, rievocazione storica, cortei, cavalieri e sbandieratori. E ancora banchi di mestieri, giochi del tempo, giullari e musica a tema. Dal…

A Mottola è tempo di Medioevo con il grande spettacolo di Thomas Becket AD 1170. La cittadina in provincia di Taranto, cuore della civiltà rupestre, si veste a festa con videomapping e installazioni luminose, teatro, rievocazione storica, cortei, cavalieri e sbandieratori. E ancora banchi di mestieri, giochi del tempo, giullari e musica a tema. Dal 26 al 30 dicembre imperdibili festeggiamenti patronali in onore di colui che fu arcivescovo di Canterbury. Ogni giorno, dalle ore 17 alle 22, tantissime iniziative- tutte ad ingresso gratuito- per animare il borgo pugliese, come da tradizione pronto a conquistare turisti e residenti con la sua atmosfera suggestiva.

Un luogo fortemente suggestivo nel quale si fondono arte, storia e natura: gravina e chiese rupestri incorniciano il centro storico “Schiavonia” con le sue case candide, imbiancate a calce.

Il progetto è vincitore del bando per le rievocazioni storiche del ministero della Cultura ed è a cura dell’associazione Gli Araldi di San Tommaso Becket con il comune di Mottola. Anche quest’anno la direzione artistica è firmata dal regista e attore Antonio Minelli con la produzione artistica di Formediterre e gli allestimenti tecnici di Full service. Un supporto all’evento è fornito da Infopoint Mottola e parrocchia Santa Maria Assunta.

In questa speciale edizione, alcuni video – oltre a materiale fotografico e scenico – racconteranno il territorio e le sue straordinarie bellezze, grazie anche alla mostra allestita – in collaborazione con la ProLoco – nel Muderc, il Museo della Civiltà Rupestre e Contadina, (piazza XX Settembre, aperto sino al 30 dicembre tutti i giorni, dalle 17 alle 22).

Una festa patronale che fonde festeggiamenti civili, religiosi e valorizzazione dei luoghi. Tutto questo con una particolare attenzione alla tecnologia e agli effetti speciali. Dal 26 al 30 dicembre, infatti, dalle 17 alle 22 l’atteso videomapping sulla facciata della chiesa del Convento, ma anche musica medievale e installazioni luminose.

Il 28 dicembre, a partire dalle ore 17, prende vita l’animazione medievale con i banchi del mercato storico di arti e mestieri (carta a mano di Fabriano, pittura, vetrate, costruzioni cornamuse, tessitura, intrecci di paglia, conio moneta, lanterne). E poi la festa con i giullari e il corteo con oltre 400 figuranti da tutta la regione. Per l’occasione, Mottola rivive la traslazione delle reliquie dell’arcivescovo inglese (1220) e la penitenza che Enrico II compie alla tomba del Santo attraversando la città al cospetto del popolo, nobili e religiosi (1174). Infine, alle ore 21, la rappresentazione in piazza di “Assassinio in Cattedrale” su testo di Thomas Eliot.

Il 29 dicembre dalle ore 17, è ancora festa con il mercato storico, ma anche sbandieratori, timpanisti e armigeri. A seguire, la celebrazione, il corteo con la statua di San Tommaso e la cerimonia di consegna delle chiavi.

Intrattenimento, promozione turistica e rafforzamento identitario sono le linee guida dell’intero progetto, pronto- ancora una volta- a promuovere Mottola ben oltre i confini locali.

Ma come nasce questo culto così sentito? Bisogna riportare le lancette indietro nella storia. È il 29 dicembre 1170: l’arcivescovo Thomas Becket viene ucciso nella sua cattedrale di Canterbury da quattro sicari del re Enrico II. La sua colpa fu di aver difeso l’autonomia della Chiesa contro quella del regno. Tre anni dopo verrà canonizzato. Da Canterbury a Mottola dove, durante le Crociate verso la Terra Santa, si racconta che fu grande l’eco delle sue gesta. Qui, infatti, la tradizione narra che era ancora vivo il ricordo del vescovo Alimberto, ucciso dai soldati di Marcualdo- cancelliere del principe Boemondo di Taranto- per difendere il suo popolo. Secondo la leggenda, il suo successore decise allora che, a protezione del paese, doveva esserci un nuovo Santo, un ecclesiastico coraggioso, al pari del presule ucciso dagli spietati militari: Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury. Ecco spiegato questo filo diretto tra la città pugliese e il santo martire dell’Inghilterra del XII secolo. Secondo fonti storiche, il culto a Mottola risale già al XIII secolo e, probabilmente, è stato eletto quale santo patrono nel 1500.

Info evento https://www.facebook.com/events/874155830705881.

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