Oggi riapre lo stabilimento Stellantis a Melfi, con una riduzione dei turni e, soprattutto, delle produzioni. La Uil lancia l’allarme: «Le condizioni generali – afferma la segreteria regionale della Uil in una nota stampa – restano incerte. Dal Governo non sono ancora arrivate misure di sostegno concrete per il settore automotive e i suoi lavoratori».
La riunione in Regione
Intanto il prossimo 10 gennaio ci sarà una riunione in Regione, è stato convocato dal presidente della giunta regionale, Vito Bardi, e dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Francesco Cupparo e la Uilm Basilicata ha auspicato che «vengano prese decisioni concrete per tutelare i lavoratori di indotto e logistica». Per l’indotto va fatto, secondo il sindacato un ragionamento legato appunto alla domanda, per la logistica c’è chi attende da tempo il contributo addizionale del 20 per cento sulla cassa integrazione. E qui bisogna capire che cosa accade.
Il 2024 ha visto l’annuncio della produzione delle nuove vetture e del cronoprogramma per l’avvio della produzione dei nuovi modelli, previsto a partire da quest’anno. Si tratta di vetture non solo elettriche, ma anche mild hybrid. «Questo cambiamento rappresenta un passo verso un piano industriale più realistico rispetto al passato», sottolinea la Uilm. «Tuttavia, come già sottolineato nelle settimane scorse, il 2025 sarà un anno particolarmente impegnativo, forse il più difficile per l’intero settore. Sarà infatti cruciale trasformare gli annunci in azioni concrete», afferma la Uil. Intanto dall’Europa non c’è alcuna novità e resta in vigore la normativa sulle emissioni di CO2 è ancora in vigore senza significative modifiche o decisioni nuove. Anche per questo la Uil, e non solo, parteciperà alla manifestazione del 5 febbraio davanti al Parlamento europeo, a Bruxelles, insieme a tutti gli altri sindacati.
La richiesta
Su quello che al momento si auspica la Uil è assai chiara: «Chiediamo anche la definizione di un chiaro piano di intervento, alla luce dell’accordo energetico con Stellantis, che possa portare a un Patto per Melfi capace di includere tutto il sistema industriale dell’automotive». Un dato al momento è certo: per il 2024 Stellantis ha prodotto 500mila veicoli in meno rispetto agli altri anni, una statistica per niente confortante.