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Potenza, il rimpasto di Giunta come un film

Mentre l’intero Paese è in fibrillazione per le notizie che giungono da Roma dove deputati, senatori e delegati regionali sono riuniti in “conclave” per eleggere il tredicesimo presidente della Repubblica, al Comune di Potenza si attende il famoso rimpasto di Giunta, tanto caldeggiato dalla maggioranza e l’elezione del presidente dell’assise comunale.

Nelle segrete stanze si lavora per trovare la quadra ma a conti fatti i partiti maggiorenti si rintuzzano a vicenda e le posizioni di ciascuno non si schiodano. I leghisti chiedono «l’azzeramento di Giunta», è ormai arcinoto, i meloniani invece, dal canto loro, auspicano il terzo scranno assessorile in virtù della «rappresentatività e del peso», numeri alla mano, nel parlamentino di via Nazario Sauro. Ad ogni buon conto ci sarebbe da valutare anche la ridistribuzione di alcune deleghe e il loro consequenziale accorpamento.
Per entrare nel merito il riferimento è alla Cultura e al Turismo ad esempio, che per affinità tematiche dovrebbero camminare di pari passo ed invece appartengono ad assessori diversi. Intanto sabato 29 gennaio nel cineteatro Don Bosco di Potenza, si terrà la presentazione del film: “La notte più lunga dell’anno”, girato interamente nel capoluogo. «Non sono un critico cinematografico – ha sottolineato in modo sincero il sindaco Mario Guarente – ma vedere la nostra città sul grande schermo mi riempie di gioia». Ecco, ciò che sta accadendo a via Nazario Sauro a grandi linee sembrerebbe la trama intricata di un film dal titolo “Il rimpasto più lungo dell’anno”, tuttavia occorre fare i conti con la realtà e l’immediato dice questo: più che trovare la quadra in definitiva al sindaco Guarente tocca una vera e propria patata bollente e dovrà vestirsi da pompiere se l’intenzione  sarà quella di spegnere sul nascere gli eventuali principi d’incendio in seno alla maggioranza.
Avrebbe già rimarcato a tal riguardo che a Fratelli d’Italia non spetterebbe nessun assessorato ulteriore dal momento che tutte le forze politiche devono poter esprimere la propria funzione alla luce del contributo che ha portato alla vittoria elettorale. Intanto c’è un’altra questione a tenere banco e riguarda l’elezione del presidente del Consiglio comunale. Potrebbe trattarsi di un film già visto. Al momento infatti non c’è nessun nome su cui convergere e tutto lascerebbe presagire la rielezione dell’uscente Francesco Cannizzaro. Per venerdì 28 gennaio, infine, è stata convocata dal presidente pro tempore Rocco Bernabei la conferenza dei gruppi consiliari per decidere a stretto giro la seduta del prossimo consiglio.

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