«Egregio presidente Putin, le scrivo perché avrei tante cose da dirle, nonostante la mia giovane età». Comincia così la lettera che Davide Ventimiglia, studente della quinta B della scuola primaria “Tommaso Morlino” dell’istituto comprensivo “Silvio Spaventa Filippi” di Avigliano, in provincia di Potenza, ha scritto al presidente russo Vladimir Putin.
Davide chiede a Putin che «ascolti la voce di Papa Francesco, si fermi, fermi tutti gli uomini che ha mandato a combattere prima che sia troppo tardi. Fermi questo orrore». L’11enne, accompagnato dai genitori, ha incontrato, questa mattina, il prefetto di Potenza Michele Campanaro. Erano presenti anche il sindaco di Avigliano, Giuseppe Mecca, Debora Infante dell’Ufficio scolastico regionale, la dirigente dell’istituto scolastico frequentato dal bambino, la sua maestra e i rappresentanti dell’Unicef.
«Era un compito normale che ci aveva assegnato la maestra, queste parole mi sono uscite dal cuore – ha raccontato il bambino ai giornalisti -. In classe abbiamo anche un bambino che ha la madre ucraina che ha tutti i partenti lì. Spero che Putin si fermi perché i cittadini non hanno colpe, la guerra è inutile – ha concluso – non ci sono motivi per farla e uccidere i civili è un reato».
Il prefetto Campanaro, dopo aver ascoltato il contenuto della lettera letta dallo stesso Davide, ha spiegato che «il senso di questa giornata è quello di dare voce ai più piccoli così come stiamo facendo in questa circostanza. Oggi è la dimostrazione del fatto che i più piccoli hanno tanto da insegnare a noi grandi», ha aggiunto.
Campanaro ha ringraziato Davide, «per la sensibilità dimostrata nello scrivere una lettera al Presidente della Russia chiedendogli con le parole semplici di un bimbo di 10 anni di fermare la guerra in Ucraina. Il messaggio importante che si coglie tra le righe – ha concluso il prefetto – è quello dell’esempio che gli adulti danno ai più piccoli con il loro comportamento, messaggio espresso con parole spontanee, ma dense di significato e stimolo per una riflessione a più ampio raggio per tutti noi».
Il Prefetto ha, infine, consegnato a Davide due libri: uno su Gandhi e l’altro sulla Costituzione italiana, per favorire la trasmissione dei valori di pace, libertà e democrazia.










