Partirà il primo maggio prossimo, da Picerno, con l’obiettivo di raggiungere il deserto del Gobi. E lo farà a bordo di una Subaru Forester del 2003, completamente modificata e camperizzata, ribattezzata “La Poderosa“, come il soprannome dato da Ernesto “Che” Guevara alla sua motocicletta, una Norton 500 M18 del 1939, con cui insieme all’amico Alberto Granado, compì un lungo viaggio in Sud America, raccontato poi nei “Diari della Motocicletta”.
L’impresa di Antonio Curcio
A compiere l’impresa, lunga 30mila chilometri, sarà Antonio Curcio che in 35 giorni attraverserà due continenti e quattordici Stati per raggiungere la Mongolia, terra selvaggia e affascinante.
Quella di Antonio non è una semplice impresa all’insegna dell’esplorazione ma ha anche una finalità scientifica: mappare una nuova rotta che colleghi il Gobi con i monti Altai, percorso off-road lungo all’incirca settemila chilometri e mai documentato sistematicamente finora.
Chi è Antonio Curcio
Antonio Curcio ha alle spalle un passato da ultramaratoneta nei boschi più impervi e competizioni motoristiche in Europa e in Africa.
Quello che si appresta a compiere è un viaggio studiato nei minimi dettagli: dalla preparazione della macchina trasformata in un camper con a bordo i comfort per affrontare la trasferta: un piccolo scaldabagno, una cucina, un frigo e strumentazioni tecnologiche.
Co-pilota e documentarista Donato De Stefano che raccoglierà il materiale per una narrazione dei luoghi visitati e delle persone incontrate.