Crisi idrica in Basilicata, nuova sospensione “a sorpresa” per 140mila abitanti del Potentino

Le interruzioni idriche continuano per i 29 comuni del potentino. Il sistema non ce la fa. Ieri Acquedotto lucano ha emanato una nota per chiarire che cosa sta accadendo: «Lo schema idrico Basento-Camastra già dalla serata di ieri è alimentato solo con la risorsa proveniente dalle sorgenti. Il ridotto apporto sorgentizio, unito ai prelievi anomali avvenuti nelle ultime ore, non stanno consentendo una corretta alimentazione dei serbatoi di Potenza interessata assieme ad altri 28 comuni da restrizioni dell’acqua per via dell’emergenza idrica che sta andando avanti da settimane». É questo ciò che fa sapere Acquedotto lucano, al lavoro per completare i passaggi tecnici necessari ad attivare la fornitura di acqua per il tramite del fiume Basento, dopo lo svuotamento della diga del Camastra. «Per questo motivo nel capoluogo e negli altri 28 comuni serviti dallo stesso schema idrico si verificheranno variazioni negli orari di erogazioni precedentemente comunicati».

La polemica

Ma il problema è solo dovuto alla siccità? Non la pensa così il coordinatore regionale e parlamentare, Arnaldo Lomuti: «In passato i dati relativi alla Camastra rilevano che si e’ sempre riusciti a conservare la portata dell’invaso nell’ordine dei 7-8 milioni di mc di acqua. Nel 2024, nel momento in cui si è entrati nel pieno della nuova gestione di Acque del Sud c’è stato un abbattimento della portata dell’invaso a circa 2 milioni di metri cubi d’acqua, dovuti alla necessità di far fronte a delle problematiche tecniche. Bardi questo lo sa? Qualcuno spieghi una volta per tutte al presidente Bardi che il problema Camastra è poco riferibile alle piogge». Per il parlamentare lucano «il problema, semmai, è di tipo strutturale. Secondo i tecnici interpellati, quella struttura sarebbe stata realizzata in maniera superficiale tanto da essere assoggettata al deposito di sedimenti in maniera significativamente maggiore rispetto agli altri invasi del sistema idrico lucano».

La commissione d’inchiesta

A questo punto il parlamentare invoca la commissione d’inchiesta, come tra l’altro hanno fatto le opposizioni in Consiglio regionale. Insomma la questione è aperta. E ieri non poco ha sorpreso l’anticipo della sospensione per la maggior parte dei cittadini: sono 140 mila i lucani colpiti dai disagi che la mancanza d’acqua sta causando. Non sono pochi.
A prescindere dalle posizioni politiche molti di loro ad oggi registrano disagi enormi, perché sono mesi che si va avanti con i rubinetti a secco. E a questo si aggiunge il timore che l’acqua che arriverà dal Basento possa essere inquinata da rifiuti industriali e dunque comunque non potabile. Nelle scuole della Basilicata si continuano a distribuire bottiglie d’acqua.

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