Presunti episodi di corruzione e assegnazioni pilotate scuotono gli equilibri di Acquedotto lucano e sistema di manutenzione delle reti idriche della Basilicata. A darne notizia alcune testate locali secondo cui, nei prossimi giorni, 17 persone tra imprenditori e funzionari sarebbero attesi davanti al gip Lucio Setola per gli interrogatori preliminari all’emissione di misure cautelari, richieste dalla pm Elena Mazzilli.
L’inchiesta
L’inchiesta della sezione pubblica amministrazione della squadra mobile di Potenza riguarderebbe presunti accordi tra imprenditori per aggiudicarsi i 17 lotti del servizio di manutenzione delle reti idriche e fognarie, per un valore complessivo di 43 milioni di euro. Gli indagati saranno chiamati a comparire davanti al gip il prossimo sei novembre per gli interrogatori preliminari, quando potranno fornire la loro versione dei fatti.
L’accusa
Gli inquirenti ipotizzano che questi accordi siano stati finalizzati a evitare una concorrenza al ribasso tra le aziende. Emergerebbero inoltre episodi collaterali di corruzione, alcuni risalenti al 2018. L’amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta, non risulterebbe, stando a quanto riportato dalle testate, tra gli indagati.