A Potenza nasce “A casa con i nonni”: un modello di coabitazione tra giovani e anziani

Si chiama “A casa con i nonni” ed è il primo modello in Italia di coabitazione tra giovani e anziani che partirà a Potenza.

Si tratta di una casa dello studente diffusa che permetterà ai ragazzi di risparmiare sul costo dell’affitto, andando a vivere negli appartamenti degli anziani che aderiranno al progetto, in cambio di un supporto materiale e digitale, versando solo un contributo spese mensile.
L’iniziativa è stata ideata della cooperativa Universosud, della Uil e della Uil pensionati, patrocinata da Comune di Potenza, dall’Università degli studi della Basilicata e da Confcooperative, ed è stata realizzata in partnership con l’ordine degli psicologi di Basilicata.
«È una piattaforma digitale che mette in relazione la domanda e l’offerta – ha spiegato il presidente di Universosud, Antonio Candela – con l’obiettivo di mettere a confronto due generazioni differenti che apparentemente non hanno relazioni, ma che con questo progetto possono risolvere tre problemi: offrire più alloggi, guardare socialmente al contributo proattivo degli anziani e dei ragazzi che, non pagando un affitto, si impegnano sottoscrivere un contratti etico. Vorremmo creare – ha concluso Candela – cento alloggi e fare la prima casa dello studente diffusa in regione».
Il risparmio per i giovani (non solo studenti ma anche lavoratori e cosiddetti “south worker”), secondo l’analisi che è stata presentata, sarebbe del 50 per cento rispetto al costo di un affitto, «dai 4.280 euro di costo medio per un contratto di locazione, sarebbe ridotto a 2.428 euro annui». La piattaforma digitale “A casa con i nonni”, che è già on line, sarà caratterizzata da una fase di sperimentazione tra settembre e dicembre del 2022.
«Un progetto innovativo per seimila studenti che possono avere questa opportunità – ha spiegato il segretario della Basilicata della Uil, Vincenzo Tortorelli – per costruire una forte alleanza con gli anziani per far convivere queste due generazioni e per creare un futuro nella nostra comunità. Noi – ha concluso – entro luglio metteremo a disposizione del progetto le prime dieci adesioni di anziani che parteciperanno all’iniziativa».

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