«È nostro dovere proteggere in ogni modo quelle persone che non sono nelle condizioni di potersi difendere da sole o di denunciare i soprusi subiti». Lo afferma Antonio Tutolo, componente del Gruppo misto nel Consiglio regionale della Puglia e presidente della seconda commissione consiliare, nell’annunciare la presentazione di una proposta di legge per l’installazione obbligatoria di sistemi di videosorveglianza in strutture socio-sanitarie.
La proposta prevede l’obbligo di installazione di telecamere all’interno di strutture socio-sanitarie o assistenziali pena la revoca automatica dell’accreditamento istituzionale e delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività, ma anche l’obbligo di percorsi formativi permanenti e di verifiche periodiche obbligatorie sulla professionalità e sul mantenimento delle capacità psico-attitudinali a relazionarsi, in condizioni di stress, con soggetti vulnerabili. E poi l’estensione, ove possibile, delle visite dei parenti lungo l’intero arco della giornata.
Il provvedimento legislativo è volto a tutelare i cittadini fragili e a impedire che si ripetano inaccettabili violenze fisiche e psicologiche come accaduto recentemente nell’istituto “Don Uva” di Foggia.
«Quelle che ho presentato – aggiunge Tutolo – sono dunque delle disposizioni per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno di anziani e persone con disabilità nell’ambito delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali a carattere residenziale, semi-residenziale o diurno. La norma – precisa – stabilisce che l’installazione dei sistemi di videosorveglianza deve essere effettuata in conformità degli attuali regolamenti nazionali ed europei sulla privacy e sui diritti delle persone con disabilità e per la loro attivazione sarà necessario acquisire il consenso degli ospiti o dei loro tutori».