Addio alla mozione Schlein in Puglia. Lo zoccolo duro formato dalla presidente del Consiglio regionale Loredana Capone e dai consiglieri regionali Paolo Campo, Michele Mazzarano, Lucia Parchitelli e Debora Ciliento, ha annunciato ieri l’autoscioglimento durante il vertice tenuto in via Gentile con il segretario dem Domenico De Santis: una decisione dettata dalla linea nazionale impressa da Elly che ha chiesto l’azzeramento di mozioni e correnti in tutte le regioni. Il gruppo pugliese si adeguerà, ma ha chiesto al segretario De Santis di prendere atto del cambiamento alla guida del partito e di comportarsi di conseguenza nella nomina del nuovo organigramma. In altri termini l’area Schlein rivendica visibilità nelle cariche statutarie che stanno per essere rinnovate.
In primis la presidenza del partito che, in base agli accordi pre-congressuali, doveva andare al sindaco di Gallipoli Stefano Minerva, ma che invece potrebbe finire a una donna della stessa area Schlein. Stesso dicasi per le nomine dei due vice segretari e per i componenti della nuova segreteria del partito pugliese.
Ora la palla passa al segretario De Santis che, dal canto suo, ha assicurato massima disponibilità: «Il congresso è finito, mettiamo un punto alle correnti e alle mozioni così come ci ha chiesto Elly. I cittadini ci chiedono un partito unito che sia espressione di giovani, donne, nuove figure in grado di rigenerare la politica con una maggiore attenzione ai cittadini e ai territori». De Santis convocherà una riunione generale dei vertici pugliesi il 24 marzo a cui prenderanno parte anche i parlamentari. Obiettivo: condividere i nuovi gruppi dirigenti innervando la plancia di comando con figure che siano espressione della piattaforma Schlein.
Un primo passo è stato messo ieri dallo stesso gruppo del Pd che s’è riunito dopo il vertice ristretto con l’area Schlein. All’ordine del giorno le ricette per l’abbattimento delle liste d’attesa sanitarie. Il gruppo regionale ha stabilito che non sarà approvata la proposta di legge a firma del consigliere regionale di Azione, Fabiano Amati, depositata in aula. Al suo posto sarà attuata la delibera regionale a firma dell’assessore Rocco Palese, presente alla riunione: un piano da 30 milioni che prevede il coinvolgimento dei privati, turni allungati per gli operatori sanitari, anche durante il weekend, e il commissariamento dei direttori generali che non metteranno a punto i piani provinciali di riduzione dei tempi d’attesa per esami e visite specialistiche.
«L’abbattimento delle liste di attesa – commenta infatti il capogruppo dem Filippo Caracciolo – è uno dei nostri obiettivi principali. Stiamo lavorando con le Asl e i direttori generali per raggiungerlo nel più breve tempo possibile così da alleviare i continui disagi con i quali i cittadini devono fare i conti». «Quando si parla di liste di attesa – aggiunge Caracciolo – si parte dal presupposto che è un problema nazionale in un contesto aggravato dal Covid. La pandemia ha fatto saltare migliaia di prestazioni e il long Covid ha fatto esplodere la domanda sanitaria sui problemi cardiovascolari, psichiatrici e pneumologici oltre che sulla cura dei disturbi alimentari. In questo quadro il piano di recupero delle liste approvato dalla giunta rappresenta una unicità, basti pensare che lo Stato non ha inserito nella legge di bilancio alcuna risorsa al fine di dimezzare le liste di attesa. In Puglia, vogliamo perseguire con forza questo obiettivo».