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Verso le comunali, Laforgia in pole a Bari: ok dei civici alla candidatura del penalista a sindaco

Non è affatto detto che, per individuare il prossimo candidato sindaco di Bari, il centrosinistra passerà per le primarie. C’è un nome - anzi, un cognome - che sembra mettere d’accordo il presidente pugliese Michele Emiliano, il sindaco uscente Antonio Decaro, i partiti e le civiche di centrosinistra: Laforgia. Ed è proprio alla candidatura a…

Non è affatto detto che, per individuare il prossimo candidato sindaco di Bari, il centrosinistra passerà per le primarie. C’è un nome – anzi, un cognome – che sembra mettere d’accordo il presidente pugliese Michele Emiliano, il sindaco uscente Antonio Decaro, i partiti e le civiche di centrosinistra: Laforgia.

Ed è proprio alla candidatura a sindaco di uno tra Michele, penalista e leader dell’associazione “La giusta causa”, e Nicola, pediatra con un passato in Consiglio comunale, che i civici hanno già detto sì, nel più ampio quadro di un accordo che dovrebbe affidare direttamente a Emiliano la scelta del numero due dell’amministrazione.

L’apertura di Michele Laforgia, che in un’intervista al nostro giornale ha sottolineato come il nome suo e quello del fratello non siano «divisivi», non è caduta nel vuoto. La disponibilità del penalista è stata accolta di buon grado da Emiliano, la cui stima nei confronti di Laforgia è nota, ma anche da Decaro, che nella sua giunta ha due assessore vicine a “La Giusta Causa” come Francesca Bottalico e Ines Pierucci, e soprattutto dai civici, ai quali piace il profilo di un candidato sindaco che sia espressione della società barese, sebbene in grado di incidere sulle dinamiche politiche in virtù della sua particolare autorevolezza. Poi c’è un dettaglio da non trascurare: i Laforgia sono “figli d’arte”, visto che il padre Pietro Leonida fu stimato giurista, senatore e sindaco di Bari. E non è da escludere che su un profilo simile possano convergere anche i Cinque Stelle, riproponendo così a Bari quel “campo largo” che in Regione resiste grazie a Emiliano ma che in Comune non è stato finora possibile vedere per espressa volontà di Decaro.

Ma quale dei due Laforgia dovrebbe essere il candidato sindaco del centrosinistra? In realtà, tanto l’avvocato Michele quanto il medico Nicola soddisfano i requisiti appena passati in rassegna. E i beninformati garantiscono che tra i due fratelli ci sia la massima intesa, con Michele che avrebbe già “benedetto” la candidatura di Nicola dicendosi pronto a sostenerlo. Qualcuno, però, vorrebbe che a scendere in campo fosse Michele Laforgia, in virtù delle sue competenze giuridiche e dell’impegno già profuso con “La Giusta Causa”. Si vedrà. Di sicuro i Laforgia sono in pole position rispetto al deputato dem Marco Lacarra.

Con un (candidato) sindaco espressione della società civile, per quanto storicamente vicino alla sinistra, il ruolo di vicesindaco dovrebbe essere affidato a un politico, diretta espressione del governatore Emiliano, sul quale vige ancora il più stretto riserbo.

La strategia del centrosinistra, dunque, punta a garantire un rinnovamento pur nella continuità con l’operato prima di Emiliano e poi di Decaro poi alla guida del Comune di Bari. In questa prospettiva, in caso di successo del centrosinistra, si annunciano cambi ai vertici delle società partecipate, attualmente tutti fedelissimi di Decaro. Sabino Persichella (Amtab), Paolo Pate (Amiu), Francesco Biga (Bari Multiservizi) e Nicola Costantino (Retegas Bari), senza dimenticare Pierluigi Vulcano (Asi), dovrebbero essere “spalmati” tra Regione e Città metropolitana e, dunque, rimpiazzati.

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