A Lecce il Partito democratico punta sulle primarie per la scelta del candidato sindaco. A Bari, invece, lo stesso Pd è orientato a rinunciare a quello strumento per non spaccare il centrosinistra.
A notare la contraddizione, dal capoluogo salentino, è il principale sostenitore dei gazebo e cioè il governatore pugliese Michele Emiliano: «Le stesse forze politiche che qui stanno approfittando delle primarie, a Bari non le vogliono. Sono i misteri della sinistra che, prima o poi, finisce per fare qualcosa di autolesionista».
Ospite della serata conclusiva della campagna elettorale per le primarie del sindaco uscente Carlo Salvemini, Emiliano replica così al Movimento Cinque Stelle che, in più di una circostanza, ha detto no a quello strumento per la selezione del sindaco di Bari. Ma la risposta è rivolta anche a Michele Laforgia, probabile candidato sindaco dei progressisti a Bari, che nelle scorse settimane ha parlato dei gazebo come di uno «strumento in mano ai clan». «Siamo molto avanti nella gestione delle primarie – spiega Emiliano – Ne conosciamo limiti e difetti, ma sappiamo vigilare per far sì che non vengano inquinate». A sostegno della sua tesi il presidente pugliese cita l’esperienza del 2005: «Ricordo che, all’epoca, il centrodestra tentò di alterare i risultati mandando ai gazebo i propri militanti ma non ci riuscì, come il successivo trionfo di Nichi Vendola alle regionali dimostrò ampiamente».
Difficile prevedere se le parole di Emiliano porteranno il centrosinistra barese ad “allinearsi” a quello leccese. Certo è, tuttavia, che le primarie sembrano unire il presidente pugliese e Antonio Decaro. Nel tirare la volata al collega salentino, il sindaco uscente di Bari esalta i gazebo. «Carlo Salvemini ha dimostrato disponibilità, sensibilità e coraggio accettando di sottoporsi alle primarie: il suo passo indietro ha consentito al centrosinistra di fare un grosso passo avanti». Poi la presa di posizione: «In Puglia, come a Bari e a Lecce, governiamo proprio perché, quando non riuscivamo a individuare un candidato unitario, abbiamo utilizzato lo strumento delle primarie. Questo ha consentito a Vendola, a Emiliano e al sottoscritto di governare per ben due volte. Perché fare le primarie? Perché nella coalizione ci sono sensibilità diverse che in quel modo possono essere adeguatamente valorizzate».