È il momento del rinnovamento per la città di Bari. Un “restyling”, di nomi e strumenti, da portare avanti all’interno dello stesso centrosinistra. «Perché non è vero che squadra che vince non si cambia, ma è vero che la sinistra, se vuole essere tale, deve rimanere plurale e lungimirante».
A sostenerlo fermamente, è Giovanni Lomoro, giurista 27enne e delegato del Partito socialista italiano a partecipare ai tavoli di lavoro del centrosinistra, dalla Convenzione alle riunioni di coalizione nella sede del Partito democratico. La prossima sarà mercoledì e in quell’occasione il Partito socialista chiederà che sia fatta chiarezza soprattutto sul metodo. «Sarà una riunione fiume – dichiara Lomoro – perché ognuno di noi deve capire come regolarsi: occorre una chiarezza metodologica, a partire dalle primarie». Per Lomoro queste ultime non sono uno strumento dirimente. «Non vorrei che dietro questo espediente – riflette il socialista – qualcuno si trinceri per assumere un atteggiamento sfuggente, prediligendo l’individualismo rispetto al bene della città».
«Lavorare per rendere Bari una città europea – riflette Lomoro – è un fine troppo nobile per piegarlo alle logiche dell’interesse personale».
Alla prossima riunione di coalizione, Lomoro si ripromette di sottolineare l’importanza di un programma che sia focalizzato sulle priorità del capoluogo. «Noi abbiamo già posto l’accento su alcuni imprescindibili temi, tra cui la sanità territoriale, la sicurezza e l’igiene urbana – prosegue Lomoro, che aggiunge – Auspico che dai nostri incontri emerga il carattere plurale e partecipato».
Naturalmente, resta ancora il nodo sul candidato sindaco. «È bene che la coalizione inizi ad interrogarsi per delinearne le caratteristiche», dichiara Lomoro, che sulle qualità del candidato sindaco ha le idee chiare. «Occorre una persona con competenza amministrativa, che sappia ben gestire la cosa pubblica, dato che Bari si appresta ad affrontare l’impegnativa sfida dei progetti Pnrr. Ma è importante che non sia un nome divisivo, ma provenga dalla sintesi dell’intera coalizione e dal rinnovo che il centrosinistra deve portare avanti al suo interno».
I presupposti, dunque, per sedersi al tavolo politico ci sono tutti, nella riunione che sin d’ora si prospetta particolarmente vivace.