Ospiti di grande rilievo per la serata finale di #DigithON2024. A Bisceglie, in largo Castello, al termine di una estenuante ma interessantissima maratona di idee digitali in cui startupper di tutta Italia hanno presentato la loro filosofia imprenditoriale, sono saliti sul palco, per un talk dedicato all’Europa e alla società digitale, il ministro per gli Affari europei e commissario europeo in pectore, Raffaele Fitto, e l’eurodeputato e presidente della Commissione Ambiente di Strasburgo, Antonio Decaro. A Myrta Merlino, giornalista Mediaset, il compito di condurre la conversazione.
Il caso Sangiuliano
Primo tema affrontato le recenti dimissioni del ministro Gennaro Sangiuliano, travolto dalla liaison con la sua aspirante consigliera Maria Rosaria Boccia: «Il governo sta mostrando agli italiani una vicenda che sa di “Tempration Island”. Mi aspetterei da un governo che parli di manovra finanziaria», le parole di Decaro. «La Commissione europea ha stilato un rapporto in cui spiega che l’Italia è il Paese che più ha investito le risorse del Pnrr e che ha investito meglio – replica il ministro Fitto, già presidente della Regione Puglia – L’Italia non ha mai avuto grande appeal sul piano degli investimenti. Oggi siamo in una fase positiva, la spesa inizia a muoversi bene. Abbiamo lavorato bene anche con l’Anci, come Antonio può confermare».
Il ruolo di Fitto
«Fitto, nel ruolo di commissario europeo, è una risorsa per il nostro Paese – risponde Decaro alla domanda sulla nomina in pectore del ministro a Bruxelles – se però diventa candidato dell’intero Paese e non soltanto di un’asse. Fitto tutto è tranne che un sovranista: se rappresenterà la proposta del Paese sarà un ottimo commissario. Al contrario non ci vedrà al suo fianco». «Il compito dei parlamentari europei è avere una visione strategica di ampio respiro non prevaricando, ma facendo valere le ragioni e le esigenze del proprio Paese – dichiara Fitto -L’Italia, al di là delle appartenenze politiche, vanta eurodeputati di grande esperienza e grandi conoscitori dei territori. Serve studiare, approfondire i temi prima di parlare. Abbiamo necessità di sapere per fare e per fare bene. I giovani sappiano che questo è alla base dell’esperienza politica».
Lo ius scholae
Sullo ius scholae: «Due settimane fa sarebbe stato d’attualità», risponde ironico Fitto. «Io non saprei spiegare ai bambini come mai in una classe alcuni bambini siano italiani e altri non lo siano pur vivendo in Italia. So che Fitto in queste ore è abbottonatissimo e ogni parola potrebbe giocare a suo sfavore», replica l’ex sindaco di Bari. «Questo governo è considerato euroscettico?», chiede Merlino. «Io ho lavorato bene e a stretto contatto con le istituzioni europee – precisa Fitto – sull’energia, sul Pnrr, sull’industria 5.0. Dobbiamo solo cercare tempistiche di intervento adeguate».