«Non possiamo restare a guardare mentre il Governo autorizza il ritorno delle trivellazioni nell’Adriatico e nello Ionio. Una scelta incomprensibile che mette a rischio l’ambiente». Per queste ragioni il gruppo del Movimento 5 stelle ha presentato una mozione nel Consiglio regionale della Puglia, depositata anche nei Comuni, per chiedere alla Giunta di farsi portavoce con il governo nazionale del “no” della Puglia all’aumento delle trivellazioni e di intraprendere ogni azione utile per contrastare il rilascio di nuove concessioni.
La mozione è stata presentata questa mattina in conferenza stampa alla presenza del vicepresidente del Movimento 5 stelle, senatore Mario Turco.
«Questo progetto portato avanti dalla Meloni, che prima non voleva le trivellazioni, è come raccogliere i granelli di sabbia per costruire un castello perché il gas che noi abbiamo è poco, non è conveniente dal punto di vista economico e non incide sulla tasche degli italiani in quanto il prezzo del gas è stabilito non in base al costo di produzione ma in base alle quotazioni del mercato. Con la nostra mozione chiediamo un fermo no alle trivellazioni per motivazioni ambientali ed economiche e chiediamo continuità di transizione energetica per raggiungere gli obiettivi fissati con gli accordi internazionali che l’Italia ha siglato», ha detto Turco. «La maggiore autonomia energetica – ha aggiunto – viene dal risparmio energetico, da una transizione energetica delle nostre abitazioni, come stavamo facendo con il superbonus, e dalle energie rinnovabili. Idrogeno verde era un obiettivo del Pnrr, il governo ora lo sta mettendo addirittura in discussione, un grande errore. Noi, invece, siamo stati lungimiranti con l’introduzione del superbonus, l’intenzione era quella di rendere green le nostre case».
Il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili, ha sottolineato che «la nostra è una regione che ha delle aree marine protette, dal Gargano sino alla parte più a sud, e i nostri mari meritano rispetto. Nella nostra mozione – ha spiegato – chiediamo lo stop a nuove concessioni di trivellazioni per il ricorso a idrocarburi e chiediamo con forza di fare passi in avanti sull’energia rinnovabili, penso al reddito energetico pugliese, penso alla comunità energetiche. Progetti per i quali il M5s ha già depositato delle proposte di legge, alcune sono diventate realtà, come il reddito energetico. Siamo stati la prima regione. Diciamo no – ha concluso – al ricorso alle fonti fossili e auspichiamo che tutti i consiglieri regionali possano raccogliere la nostra voce ma soprattutto quella dei sindaci e dei comitati cittadini».