Terremoto politico a Matera, si dimette il sindaco Bennardi: «Gesto di responsabilità»

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, si è dimesso da primo cittadino della Città dei Sassi a pochi mesi dalle elezioni amministrative in programma nel 2025.

Bennardi, eletto con il Movimento 5 stelle, ha rassegnato le proprie dimissioni con una lettera indirizzata al Consiglio comunale, al Segretario comunale e alla prefetta di Matera, Cristina Favilli.

Nel ringraziare «le migliaia di concittadini e la città intera per la fiducia che hanno riposto in me da quando, nell’ottobre 2020, mi hanno riservato l’estremo onore di essere a capo del governo cittadino», Bennardi prende atto di «una crisi politica che di fatto non offre garanzie sulla tenuta della attuale maggioranza e nell’ipotesi di un commissariamento, comunico la decisione di rassegnare le mie dimissioni dalla carica di sindaco chiudendo un ciclo politico e con l’auspicio che possa riaprirsi un altro, per una nuovo inizio, con maggiore vigore ma con medesimo entusiasmo e una nuova stagione di ampia e inclusiva programmazione politica».

Nella lettera Bennardi ricorda quanto fatto nei quattro anni alla guida della Città dei Sassi «con grande spirito di servizio» e concentrando «tutti gli sforzi» nell’attuazione «delle linee programmatiche di mandato, desideroso di veder accrescere il valore e il nome di Matera e lavorare per renderla migliore di come l’abbia trovata».

Tra i «traguardi», Bennardi ricorda l’inizio della sua amministrazione comunale, in un periodo segnato dalla pandemia da Covid-19, il bando triennale di manutenzione delle aree verdi e il Piano del verde urbano, il regolamento urbanistico, il progetto per il recupero di Casino Dragone a San Giacomo, la sistemazione e riapertura di viale Italia, il progetto di efficientamento energetico e di illuminazione pubblica a Led della città, i progetti per le scuole e quelli in via di realizzazione.

Ora, però, la crisi politica che, come detto, «non offre garanzie sulla tenuta della attuale maggioranza» e il possibile commissariamento – il sindaco può ritirare le dimissioni entro 20 giorni – «comporta un tipo di amministrazione ordinaria senza indirizzo politico e programmazione, con la nefasta conseguenza per Matera di poter compromettere molti cantieri, soprattutto quelli legati al Pnrr».

Bennardi conclude affermando che «l’unico comandamento che mi ha guidato durante il mio mandato, vale a dire l’interesse prioritario per Matera, mi spinge oggi a compiere questo gesto di responsabilità verso i miei concittadini: rassegnare le dimissioni da sindaco di Matera e provare a trovare una soluzione attraverso il confronto politico, entro i prossimi venti giorni che la legge mi consente di avere. Sono convinto che il senso di responsabilità possa prevalere in molti consiglieri comunali e che si possa ancora trovare un nuovo spirito collaborativo volto al bene di tutti e della città. Individuando e superando posizioni alternative e lanciando realmente quella “nuova stagione riformista e di collaborazione su temi, obiettivi programmatici e iniziative comuni” da più parti e dal sottoscritto auspicata».

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