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Taranto, Melucci nomina la nuova Giunta dopo 24 giorni: ecco gli assessori

Nasce il Melucci ter. Il sindaco di Taranto ha nominato i primi sette assessori della nuova Giunta comunale dopo 24 giorni. Queste le nomine ufficializzate oggi: Gianni Azzaro, vicesindaco e assessore con delega allo Sviluppo economico, Turismo e Sport; Cosimo Ciraci, assessore con delega ai Lavori pubblici, Risorsa mare e Politiche di coesione; Gabriella Ficocelli,…
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Nasce il Melucci ter. Il sindaco di Taranto ha nominato i primi sette assessori della nuova Giunta comunale dopo 24 giorni.

Queste le nomine ufficializzate oggi: Gianni Azzaro, vicesindaco e assessore con delega allo Sviluppo economico, Turismo e Sport; Cosimo Ciraci, assessore con delega ai Lavori pubblici, Risorsa mare e Politiche di coesione; Gabriella Ficocelli, delega ai Servizi sociali, Politiche di inclusione e Pari opportunità; Angelica Lussoso, delega alla Cultura, Eventi e Politiche giovanili; Michele Mazzariello, delega alle Società partecipate, Risorse umane e Affari generali; Desiree Petrosillo, delega alla Pubblica istruzione, Università ed Edilizia scolastica; Carlo Liuzzi, delega al Patrimonio, Tributi e Politiche abitative.

Il sindaco, si legge in una nota del Municipio, «si è riservato, nei tempi dovuti, l’adozione dei successivi atti utili al completamento dell’intera composizione della giunta comunale».

Melucci aveva azzerato la giunta comunale il 16 dicembre scorso in seguito a fibrillazioni nella coalizione dopo l’allargamento della maggioranza a Italia Viva.

Il primo cittadino aveva anche comunicato la sua decisione di sospendersi dal partito di Renzi, a cui aveva aderito pochi giorni prima dopo aver abbandonato il Pd.

Erano state le segreterie regionali dei partiti di centrosinistra a chiedere a Melucci di «ripristinare la maggioranza originaria» come unica strada per riprendere il dialogo e proseguire insieme nell’azione amministrativa. Tuttavia la spaccatura non è stata sanata, anche se il sindaco ha superato lo scoglio dell’approvazione del bilancio preventivo contando sull’appoggio di alcuni fedelissimi che hanno anche ignorato le indicazioni dei rispettivi partiti, come Pd e il movimento “Con” che fa riferimento al presidente della Regione, Michele Emiliano, di non votare lo strumento di programmazione finanziaria.

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