Taranto, Melucci licenzia Francesca Viggiano. Pd, “Con” e M5S: «Ora appoggio esterno»

Non c’è pace per l’amministrazione cittadina. Il tentativo di nuovo rimpasto per far posto a Italia Viva in giunta causa un terremoto.

Pd, sulle barricate per il licenziamento di Francesca Viggiano, Con e Movimento 5 stelle hanno deciso di limitarsi all’appoggio esterno. Ieri il sindaco Rinaldo Melucci ha revocato l’incarico assessorile a Francesca Viggiano, vice presidente regionale del Partito Democratico, una fedelissima ininterrottamente nell’amministrazione comunale dal 2017. Al suo posto, con la delega all’Ambiente e alla Qualità della Vita, la consigliera comunale Angelica Lussoso, eletta con Taranto 2030, ora in quota Italia Viva.

Decisione «incomprensibile e priva di motivazioni politiche», per i segretari cittadino e provinciale del Pd Tursi e Filippetti che sentendo svilita la rappresentanza del Pd hanno deciso di ritirare la delegazione dalla Giunta e di dare solo sostegno esterno valutando volta per volta il voto sulle decisioni, rinunciando così anche alla carica di vice sindaco che contestualmente Melucci aveva tolto a Fabrizio Manzulli e dato a Gianni Azzaro.

Dopo una riunione delle segreterie, anche Con e Movimento 5 stelle hanno deciso per l’appoggio esterno nella speranza di «tornare alla serenità». Melucci ha motivato il licenziamento di Viggiano col «venir meno dei necessari elementi fiduciari, in molteplici occasioni, tipici del ruolo da interpretarsi all’interno della giunta comunale, specie in una fase così strategica per la città». Nessuna valutazione politica o di relazione con il Pd, ha precisato Melucci, che ha ringraziato l’avvocata Viggiano per il lavoro svolto.

Probabilmente l’episodio, confermato dalla stessa Viggiano su Facebook, che ha incrinato la fiducia del sindaco, risale alla riunione di giunta dei giorni scorsi durante la quale l’ormai ex assessora si è allontanata prima del voto sulla delibera riguardante il nuovo Comitato dei Giochi del Mediterraneo. «Ho chiesto, da donna di sinistra e in qualità di vice presidente del Pd regionale il perché dovessimo regalare i giochi al governo, voltando le spalle alla Regione che quei Giochi aveva contribuito a portare a Taranto», ha scritto Viggiano spiegando le ragioni del suo licenziamento.

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