Taranto, Italia Viva presenta il conto al sindaco Melucci: «Ora entriamo in Giunta»

Il sindaco Rinaldo Melucci tra i fuochi. Da un lato Italia Viva, che spinge per entrare in Giunta, dall’altro gli ex alleati del Pd che attaccano e chiedono le sue dimissioni. Dopo aver garantito la sopravvivenza alla seconda Giunta Melucci, rivoluzionata in corso d’opera e rimasta in pratica senza l’intera maggioranza di centrosinistra che aveva raccolto il 60 per cento delle preferenze nel 2022, Italia Viva ora “bussa” alla porta del sindaco e chiede di entrare ufficialmente a far parte della squadra di governo.

«Il periodo di purgatorio è terminato, ora una nostra rappresentanza in Giunta», chiedono Fabio Galli e Francesco Basi, rispettivamente presidente provinciale e cittadino del movimento politico di Matteo Renzi. «Molto tempo è passato da quando il nostro partito, attraverso una diligente condotta d’aula dei consiglieri comunali, ha assicurato continuità all’amministrazione comunale, scongiurando persino la fine anticipata del mandato. Ora, la nostra comunità chiede legittima rappresentanza in giunta».

«Riequilibrare le forze»

Il messaggio politico dei centristi è rivolto principalmente ai partner della maggioranza che sostiene l’amministrazione Melucci, piuttosto che al primo cittadino. «Riteniamo sproporzionata la presenza nell’esecutivo e nelle società partecipate di esponenti riconducibili ad alcuni gruppi consiliari, in qualche caso anche non candidati alle elezioni amministrative né eletti dai cittadini. Al contrario, riteniamo mortificata la nostra leale appartenenza alla coalizione di maggioranza nel silenzio consapevole di chi ha più di ciò che rappresenta».

Le richieste di dimissioni

Il segretario cittadino del Pd Giuseppe Tursi, rifacendosi alla classifica del Sole24Ore con l’indice di gradimento dei sindaci ritiene che «Taranto non riconosce più il sindaco e questa amministrazione comunale. Il cambio di perimetro della maggioranza è stato riconosciuto dai cittadini come un vero e proprio tradimento politico. Chi oggi amministra in maggioranza ne deve prendere atto e trarre le dovute conseguenze: le dimissioni per consentire alla città di voltare definitivamente pagina».

Anche l’ex assessora Luana Riso, ora alla guida del Pd provinciale, spara a zero su Melucci, ma in qualità di presidente della Provincia e chiede le sue dimissioni manifestando solidarietà ad Anna De Florio, ex garante per i disabili che l’altro ieri ha lasciato il suo incarico accusando i vertici della Provincia di averla ignorata senza consentirle di svolgere il suo incarico. L’ente ha replicato: «solo speculazioni».

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