«Inagibilità politica». Questa la motivazione delle dimissioni del sindaco di Taranto Piero Bitetti, eletto a giugno a capo di una coalizione di centrosinistra.
Il primo cittadino è stato contestato da cittadini e associazioni all’esterno di Palazzo di città dopo un confronto sulla vicenda ex Ilva con rappresentanti di comitati e movimenti.
Nella lettera di dimissioni depositata all’Ufficio protocollo il primo cittadino, a quanto si è appreso, denuncia una condizione di «inagibilità politica». Situazione che si è venuta a determinare anche a seguito di atteggiamenti ritenuti minacciosi da parte di alcuni attivisti.
L’incontro si è tenuto in vista del Consiglio comunale monotematico del 30 luglio chiamato a discutere dell’accordo sulla decarbonizzazione proposto dal governo e del vertice al Mimit del 31 luglio sullo stesso accordo interistituzionale che dovrà recepire le indicazioni degli enti locali.