Il Consiglio comunale di Taranto ha approvato il bilancio di previsione ma durante la discussione del provvedimento c’è stata una furibonda lite tra il consigliere Massimiliano Stellato (presidente regionale di Italia Viva) e il consigliere di opposizione Luigi Abbate (esponente della civica “Taranto senza Ilva” e già candidato sindaco).
Dopo essersi scambiati accuse, i due sono arrivati quasi allo scontro fisico. Sono dovuti intervenire gli agenti della polizia locale, insieme ad altri consiglieri comunali, per bloccare Stellato che tentava di raggiungere Abbate, il quale continuava a urlare «vergogna», «non si alzano le mani», e la seduta è stata momentaneamente sospesa.
Il bilancio è stato poi approvato con 16 voti a favore, ma sono emerse ancora spaccature nella maggioranza.
Il sindaco Rinaldo Melucci ieri si è autosospeso da Italia Viva, ma ai partiti alleati di centrosinistra questo non è bastato, tanto che le rispettive segreterie avevano dato indicazioni ai consiglieri di riferimento di non votare il bilancio.
La segretaria provinciale del Pd Anna Filippetti afferma che «il voto del bilancio di oggi dimostra che il sindaco Melucci non ha più la maggioranza per governare la città. Anche se il bilancio è passato, i 17 voti necessari per governare non ci sono. In più appare evidente che i tre transfughi del centrodestra sono stati fondamentali per l’approvazione. Il ribaltone politico – aggiunge – si è compiuto. Il centrosinistra è all’opposizione, da oggi Taranto è un’amministrazione arcobaleno dove destra e “sinistra” si fondono».
Il coordinatore regionale del movimento “Con”, Michele Boccardi, e il coordinatore provinciale di Taranto, Francesco Falcone, hanno invece annunciato che i consiglieri Fiusco e Lo Muzio, che hanno votato a favore del bilancio, contravvenendo alle indicazioni dei vertici del partito, «da oggi sono formalmente fuori dal nostro movimento».