Tutti a parlare di Lacarra, Petruzzelli, Romano, Laforgia e degli altri possibili sindaci di Bari. Ma che cosa farà Antonio Decaro alle prossime comunali?
A giugno 2024 il primo cittadino uscente sarà senz’altro candidato alle europee nella lista del Partito democratico. Ma di abbandonare il Comune che ha guidato per dieci anni proprio non vuole saperne. Ecco perché sta studiando una strategia: quattro liste da presentare agli elettori, con l’obiettivo di piazzare una decina di fedelissimi in Consiglio comunale, e per se stesso un ruolo da consigliere del nuovo sindaco, così da non perdere il contatto con l’amministrazione barese e col territorio dove punta successivamente a candidarsi alla presidenza della Regione.
In questi giorni Decaro, al pari del governatore pugliese Michele Emiliano, sta operando “dietro le quinte” per la definizione delle candidature alle comunali. È ovvio che il sindaco uscente voglia avere voce in capitolo nella scelta del proprio (ipotetico) successore.
Negli ambienti del centrosinistra barese, però, negli ultimi giorni ha cominciato a circolare un’altra voce: Decaro starebbe studiando un escamotage per rimanere a Palazzo di città ritagliandosi un ruolo da “sindaco ombra”, visto che il governo Meloni sembra aver definitivamente chiuso all’ipotesi del terzo mandato per i numeri uno di Comuni e Regioni.
La soluzione potrebbe essere un ruolo da consulente del prossimo primo cittadino, a prescindere dal fatto che si tratti di Lacarra, Petruzzelli, Romano o Laforgia. Un po’ come ha fatto Claudio Stefanazzi, per anni capo di gabinetto e braccio destro del governatore Emiliano, che dopo essere stato eletto in Parlamento ha incassato la nomina a “consigliere con deleghe politiche” dallo stesso Emiliano.
In questo modo, Decaro potrebbe fare il sindaco anche “a distanza”, cioè dall’aula dell’Europarlamento dove ha buone chance di essere eletto. Non solo: mantenendo il contatto col territorio, il sindaco uscente continuerebbe a coltivare quella rete di relazioni e alleanze indispensabili per candidarsi successivamente alla presidenza della Regione Puglia.
In più, Decaro sta lavorando alla presentazione di almeno quattro liste di sua diretta emanazione. L’obiettivo è piazzare il maggior numero possibile di “fedelissimi” in Consiglio comunale: i più ottimisti parlano addirittura di 12 membri dell’assemblea cittadina. Si vedrà. Una cosa è sicura: Decaro farà di tutto per continuare ad avere voce in capitolo a Bari e in Puglia. Con buona pace del prossimo inquilino di Palazzo di città.