«Se dobbiamo separare le carriere, iniziano a separare quella dei magistrati dai politici». Lo ha affermato il leader di Italia viva, Matteo Renzi, che sabato scorso, nel corso della Leopolda, ha lanciato la sua proposta durante un confronto sulla separazione delle carriere dei magistrati con Giandomenico Caiazza ed Ernesto Carbone.
«Se sei magistrato fai il magistrato», ha affermato Renzi, proponendo poi quella che “affettuosamente” ha dedicato «al mio amico Michele Emiliano e al mio amico Alfredo Mantovano», presidente della Regione Puglia il primo e sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri il secondo, anch’egli pugliese.
Obiettivo della norma che Renzi propone è quello di rendere «ineleggibili per le cariche politiche coloro i quali svolgono funzioni di giudici o di magistrato. È costituzionalmente discutibile secondo alcuni, secondo me no. Separiamo le carriere dei politici dai magistrati. Norma anti-Emiliano, norma anti-Mantovano. La presentiamo e vediamo che succede», ha concluso il leader di Italia viva.