«Dobbiamo fare con quello che abbiamo. Tap è disponibile a una forma di compensazione? Bene, usiamola per abbattere le bollette dei pugliesi come ha fatto la Basilicata». Davide Bellomo, consigliere regionale della Lega, porterà questa proposta nell’assemblea dei capigruppo convocata per domani da Loredana Capone. La sua idea, però, è diversa da quella a cui ha lavorato il Pd e ci tiene a precisarlo.
Consigliere Bellomo, perché non condivide la proposta del Pd?
«Perché la Regione non può per legge imporre tributi. La loro imporrebbe un “dazio” del 3% e non è realizzabile. Approvando la mia proposta, invece, ci sarebbe uno sconto sostanzioso mediante ristori alle bollette della luce e del gas dei pugliesi dovrebbe essere un atto dovuto».
In Basilicata viene estratto il petrolio, in Puglia il gas è di passaggio.
«È vero però il Tap è una piccola ferita nel nostro territorio. Inoltre è stata la stessa azienda a dichiararsi in passato disponibile a forme di sostegno al territorio. Io dico di mettere tutte queste risorse per abbattere il costo delle bollette».
Quanto tempo ci vorrebbe?
«Se ne discutiamo subito in conferenza dei capigruppo e approviamo la legge in Consiglio, poi bisognerebbe attendere solo i trenta giorni entro cui la giunta deve approvare il regolamento. Saremmo pronti in vista dell’inverno che si annuncia particolarmente difficile».
C’è il rischio che su questo tema si inneschi una battaglia di parte su chi debba attribuirsi il provvedimento?
«Facciamola insieme. Facciamo sintesi tra i capigruppo e arriviamo in Consiglio con un’unica proposta. Su questo argomento non può esserci battaglia da campagna elettorale. Può davvero diventare operativa entro un mese, in tempo anche per la chiusura del bilancio regionale a dicembre».
Un altro capitolo particolarmente caldo in Consiglio Regionale è la riforma dell’Arpal. Giusto rinviare a dopo il voto?
«Io credo che non si possa fare una legge pro o contro una persona, in questo caso Massimo Cassano. Le regole devono valere al di là di chi ricopre gli incarichi in questo momento. Anche su questo è depositata una mia proposta di legge: la competenza va messa al primo posto».
In che modo? Lo si dice spesso ma a poi, nelle istituzioni, difficilmente accade.
«Io ho proposto di prevedere i requisiti professionali in tutte le società partecipate ed agenzie della Regione. Gli stessi che vengono presi in considerazione nelle grandi società dello Stato. Una legge che dovrebbe valere per tutti e non mirata ad “abbattere” questo o quell’avversario politico».