Schmit a Bari: «Lavoro battaglia principale in Europa». Leccese: «Salario minimo negli appalti del Comune»

Fa tappa a Bari, nel comitato elettorale del candidato sindaco del Partito democratico Vito Leccese, il tour elettorale del Commissario europeo per il Lavoro e i Diritti sociali, Nicolas Schmit, che nell’occasione ha mostrato apprezzamento per le politiche che Bari e la Puglia «stanno portando avanti sia in termini di creazione di nuovi posti di lavoro che di sostegno alle imprese ma anche per il fatto che si lavori per fare in modo che le università possano sostenere le imprese».

All’incontro, oltre a Leccese, erano presenti Antonio Decaro e Lucia Annunziata, candidati del Pd alle elezioni europee, la presidente del Consiglio regionale pugliese Loredana Capone e il vice sindaco di Bari Eugenio Di Sciascio, ex rettore del Politecnico.

Schmit – che è candidato con i socialisti alla presidenza della Commissione europea – ha evidenziato che «la prima battaglia che dobbiamo combattere è quella per il lavoro, il lavoro di qualità, in particolare per i giovani, per coloro che hanno perso il lavoro. Da qui deve partire la nostra trasformazione. Questa non è una battaglia che riguarda solamente una parte dell’Unione europea, riguarda l’intero continente e quindi quello che ci serve è un continente sempre più coeso».

E proprio sull’unità si è soffermato Schmit evidenziando che «la principale differenza tra noi e il centrodestra è che loro lavorano sempre per divedere, noi invece lavoriamo per unire. Sicuramente la battaglia che stiamo conducendo è tenere ancora di più unita l’Europa. O l’Europa diventerà più unita o destinata a essere perdente, a soccombere nello scenario internazionale di oggi», ha aggiunto.

Il Commissario europeo si è soffermato anche sulle «politiche di coesione che, per come sono state fino ad oggi, vanno riviste secondo il centrodestra europeo. I socialdemocratrici non accetteranno politiche al ribasso e daranno battaglia per sottolineare l’importanza delle politiche di coesione a sostegno delle regioni che soffrono le disuguaglianze territoriali».

Schmit ha poi proseguito evidenziando che «le regioni del sud dell’Europa giocano una partita estremamente importante come quella delle rinnovabili ed è su questa strada che dobbiamo proseguire». Il Commissario ha infine parlato della «battaglia portata avanti in varie parti d’Europa dagli agricoltori che protestano contro il Green deal. Ma noi – ha concluso – dobbiamo spiegare agli agricoltori che senza Green deal non ci sarà più futuro in generale per l’agricoltura, quindi quella manovra è necessaria. È anche vero che dobbiamo riformare la Pac, la politica agricola comune, per dare più peso e sostegno ai redditi degli agricoltori».

Leccese: «Salario minimo negli appalti e le concessioni del Comune»

Il candidato sindaco Vito Leccese ha colto l’occasione per condividere con Schmit il suo programma elettorale sottolineando che «vorremmo introdurre l’adozione di un salario minimo di 9 euro l’ora in tutti gli appalti e le concessioni del Comune di Bari sottoscrivendo con i sindacati e le organizzazioni datoriali un Patto per il Lavoro e lo sviluppo locale, composto da varie misure, che possano incentivare le nuove assunzioni e mettere le persone nelle condizioni di mettersi in gioco e creare impresa. La nostra rivoluzione verde non prevede solo opere di forestazione urbana ma guarda alla transizione green anche nelle competenze e nelle opportunità di lavoro e sviluppo, su cui Bari è già risultata quarta tra le città metropolitane nel rapporto pubblicato oggi da Censis e ha ancora strada da fare».

Decaro: «Il lavoro è il primo strumento per la crescita del Mezzogiorno»

«Il lavoro è il primo strumento attraverso cui sosteniamo la crescita del Mezzogiorno: questo deve essere uno dei primi punti all’ordine del giorno del nuovo Parlamento europeo e della Commissione», ha affermato Antonio Decaro.

«Da un lato – ha aggiunto – dobbiamo sostenere le imprese che vogliono creare e qualificare l’occupazione, dall’altro garantire i diritti dei lavoratori oggi esclusi dalla contrattazione nazionale che devono però vedersi riconosciuti diritti e tutele. Questo è il nostro impegno in Europa che può fare davvero la differenza per il sud, oggi abbandonato dal governo nazionale».

Decaro si è detto orgoglioso «di portare all’attenzione di Nicolas Schmit i risultati conseguiti a Bari sul tema del lavoro, grazie anche alla straordinaria collaborazione attivata con tutto il partenariato socio-economico con cui abbiamo condiviso gran parte delle nostre scelte. Pur consapevoli che il lavoro non è una competenza comunale, nel 2014 non ci siamo tirati indietro rispetto a una forte richiesta della cittadinanza cimentandoci con nuove forme di sostegno al reddito e incentivo all’occupazione, che di fatto hanno rappresentato alcune delle politiche attive del lavoro più all’avanguardia su scala comunale».

Nonostante «gli sforzi sostenuti dalle città, specie nel Mezzogiorno, registriamo – ha concluso Decaro – l’ostilità di un governo che ha abolito il Reddito di Cittadinanza mettendo in difficoltà 20mila baresi e, solo poche settimane fa, abbiamo appreso del mancato accordo in sede europea sulla decontribuzione alle aziende del Sud. Misura che interessa oggi più di due milioni di lavoratori e che dal 1° luglio non ci sarà più».

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