Saltano le primarie a Bari, Leccese: «Io resto in campo». Laforgia: «In gioco il futuro della città»

«Domenica non si voterà per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. Lo ha deciso ieri Giuseppe Conte appena arrivato da Roma, e l’ha confermato poi il mio sfidante dal palco». Lo scrive in un post su Facebook il candidato del Partito democratico, Vito Leccese, che domenica prossima avrebbe dovuto sfidare Michele Laforgia, candidato di Movimento 5 stelle, Sinistra italiana e altri partiti e movimenti, per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra alle elezioni comunali di Bari.

A quanto si apprende il Partito democratico avrebbe anche disdetto il fitto delle sedi prenotate per la consultazione.

Nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Leccese “prende atto” della decisione di Conte e Laforgia e, scrive, «per prima cosa mi dispiace aver coinvolto in questi giorni decine di volontari per organizzare quella che doveva essere una bellissima giornata di esercizio democratico del voto. Io nelle primarie ho sempre creduto. Nel voto libero ho sempre creduto».

Chiarendo che «non ho bisogno né di difendermi, né di giustificarmi di niente. La mia storia politica parla per me e le mie posizioni sul tema sono state sempre chiare», Leccese sottolinea che «non faccio finta che la pratica del voto di scambio non esista, ma credo che l’unico modo per combatterla sia aumentare gli spazi di partecipazione democratica. Non sopprimerli. Annullare le primarie vuol dire arrendersi».

Quindi, come già aveva annunciato ieri sera, Leccese afferma: «Io resto in campo. Vado avanti, insieme alle tantissime persone che ho incontrato in queste settimane e che mi sostengono lealmente. Vado avanti non per me, ma per la città che amo. Per difendere quello che è stato fatto dalle amministrazioni di centrosinistra e per continuare a crescere, migliorando. Lo faccio per quella comunità coesa e forte di cittadini e cittadine che in questi anni si sono sentiti sempre più orgogliosi di essere baresi».

È quindi confermato l’appuntamento di stasera, alle 18:30, in piazza Umberto. Al comizio dovrebbe partecipare anche la segretaria nazionale del Partito democratico, Elly Schlein.

Laforgia: «Risposte stizzose al “no” alle primarie. In gioco il futuro della città»

Sempre su Facebook, Michele Laforgia, all’indomani del comizio tenuto ieri in piazza della Prefettura, spiega che «dopo l’esecuzione della seconda ordinanza di custodia cautelare per corruzione elettorale, nella prima mattinata del 4 aprile, ho immediatamente rappresentato alle forze politiche della Convenzione per Bari 2024, che sostiene la mia candidatura a sindaco, che non vi sono più le condizioni per tenere le primarie il 7 aprile».

Il penalista evidenzia che «gli indagati, tutti, sono presunti innocenti e le accuse da dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio in un regolare processo. Ma il provvedimento restrittivo dà atto di ripetute condotte di compravendita dei voti e del pericolo attuale di reiterazione del reato, anche in relazione alle prossime amministrative di Bari».

Laforgia parla di «reazioni stizzose», dopo la sua esternazione relativa all’impossibilità di tenere le primarie, che «dimostrano che a molti non è chiara la posta in gioco, che va ben oltre il risultato delle primarie e la scelta del candidato del centrosinistra. Nelle ore in cui la Commissione di accesso sta valutando se vi sono le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale – afferma – è in gioco il futuro dell’intera città. Confido che il passare delle ore porti consiglio e induca a prendere atto della gravità della situazione, del profondo turbamento del corpo elettorale e della necessità di scongiurare qualsiasi turbativa del libero esercizio del voto, a danno, e naturalmente non a vantaggio, dei due candidati e dell’interra coalizione. Con l’auspicio che si possa arrivare finalmente a una soluzione condivisa e unitaria di tutto il fronte progressista, nell’interesse delle cittadine e dei cittadini baresi».

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