02.51 – Dai dati Eligendo emerge in Puglia un netto vantaggio per la coalizione di centrodestra con il 41,7% di voti su un totale di oltre 2mila sezioni scrutinate. Segue il M5S con il 28,54% di voti, più staccato il centrosinistra con il 20,92% di voti.
02.48 – Giorgia Meloni: «Ora gli italiani possono avere un governo che esce dalle loro urne. La situazione nella quale l’Italia versa è particolarmente complessa e richiede un clima sereno. Sono rammaricata per i dati sull’astensionismo. La mia sfida è far tornare i cittadini a credere nelle istituzioni. Siamo i primi, e questo è il nostro riscatto. Ringrazio gli italiani che non hanno creduto alle menzogne dette su di noi».
02.26 – Cinzia Scarciolla, Più Europa: «Il problema è che le differenze nel polo progressista si sono accentuate. In Basilicata prevediamo di creare una nuova classe dirigente per il futuro».
02.17 – Ignazio Zullo, Fratelli d’Italia: «In politica essere uniti è sempre un vantaggio, questo è stato l’asso nella manica. La differenza numerica tra FdI e gli altri della coalizione è dovuta è un risultato atteso. Lo abbiamo visto durante la campagna elettorale. Giorgia Meloni ha fatto la differenza».
1:34 – I risultati in Puglia: su poco meno di mille sezioni scrutinate, il centrodestra è in netto vantaggio con il 41,28% dei voti. Il Movimento 5 Stelle, con il 28,52%, invece, è il primo partito.
1:30 – «Forza Italia si conferma centrale all’interno della coalizione di centrodestra: seppur parziali i dati lo confermano, in considerazione di quanto sta emergendo. Ovviamente noi aspettiamo fino all’ultima scheda, al momento è, infatti, solo un dato parziale. Ma nella nostra regione possiamo aspettarci un dato anche superiore alle percentuali nazionali, sia per l’autorevolezza dei nostri leader, Silvio Berlusconi e Antonio Tajani, ma anche soprattutto per il radicamento sul territorio che abbiamo e per l’attenzione che abbiamo sempre riservato alle politiche per il Mezzogiorno e per la Puglia». È quanto afferma il commissario regionale pugliese di Forza Italia Mauro D’Attis commentando i primi risultati che emergono dallo spoglio in corso al Senato.
1:24 – Dell’Olio, senatore del Movimento 5 Stelle: «I dati sono ancora prematuri, ma sembrerebbe che siamo il primo partito. Conte ha dimostrato di essere un grande presidente. Tutte le alleanze ci sono finché sono chiari e condivisi ai programmi», ha affermato poi a proposito dell’alleanza con il Pd.
1:18 – «La destra non è maggioranza. C’è una dinamica in questo Paese che è legata a una legge elettorale che é pessima e che rischia di consegnare questo Paese alle peggiori destre dell’epoca repubblicana»: è il primo commento ai risultati elettorali del segretario regionale della Basilicata del Pd, Raffaele La Regina. «Il centrosinistra – ha aggiunto – è più o meno al 26 per cento e soprattutto nel Mezzogiorno c’è un dato rilevante per il M5s che dovrà aprire una discussione al suo interno. É certo – ha concluso La Regina – che saremo chiamati a una prova di sforzo contro queste destre».
1:17 – «Indubbiamente non possiamo, alla luce dei dati visti finora, non attribuire la vittoria alla destra trascinata da Giorgia Meloni. È una serata triste per il Paese». Lo ha detto la capogruppo Pd alla Camera, Debora Serracchiani, in conferenza stampa al Nazareno.
1:05 – Beppe Bratta, Presidente Distretto Regione Puglia “La Nuova Energia”: «Da domani mattina le persone e le aziende continueranno la loro attività e oggi continueranno ad avere il problema della povertà energetica che riguarda tutte le famiglie, ma ancor più il sistema produttivo. Da domani la sfida del nuovo esecutivo sarà tramutare in atti la possibilità che ogni azienda diventi energeticamente indipendente».
00:52 – È calata del 12,5% rispetto alle politiche del 2018 l’affluenza al voto in Puglia dove è andato alle urne il 56,5% degli aventi diritto rispetto al 69,2% delle precedenti politiche. Tra le città capoluogo, quella con la percentuale più alta di affluenza è Bari con il 58,37% (in calo del’11,5%) seguita da Lecce (57,8) , Taranto (56,5) , Barletta (55,5) , Brindisi (54,8) e Foggia (52,7). L’affluenza nei capoluoghi rispecchia quella nelle province con la maggiore a Bari con il 58,37% , seguita da Lecce (57,86), Taranto (56,55), Bat (55,68), Brindisi (54,85) e Foggia (52,78).
00:50 – È stata pari al 71,11 per cento la percentuale finale dei votanti in Basilicata nelle elezioni politiche di ieri. Il dato finale è stato calcolato poco fa, dopo che si è completato il quadro nei 100 comuni della provincia di Potenza. La percentuale è stata in netta crescita durante la giornata: alle ore 12 era stata del 13,86 per cento, alle 19 del 41,27 per cento e alle 23 del 58,77 per cento.
00:29 – Davide Bellomo: «C’è un’Italia spaccata in due. I problemi al Sud sono più gravi che al Nord: quando ci sono questi problemi, le persone sono un po’ nauseate. Non abbiamo ancora i risultati della Camera, ma i dati sono ormai acclarati. Abbiamo invitato ad andare a votare. Il centrosinistra non esiste più qui: non hanno fatto campagna elettorale, non hanno posto un tema. Il centrodestra vince perché è credibile».
00:15 – Michele Laforgia: «Era tutto abbastanza prevedibile. Il fatto che a Bari abbia votato il 58% degli elettori, più di 10 punti in meno rispetto al 2018, dimostra che c’è una buona parte di questo paese che si sta allontanando dall’esercizio di voto».
00:10 – È contento del risultato, Giorgio Lovecchio, candidato del Movimento 5 Stelle a Foggia, soprattutto perché si sta andando bene nella terra di Conte e ora aspettano che siano finiti gli spogli. E dice che il Pd ora dovrà accettare le conseguenze do aver sbattuto la porta in faccia ai 5 stelle.
00:05 – Secondo la prima proiezione di Swg per La7 (campione al 11%) al Senato il centrodestra è al 43,3%, il centrosinistra al 25,4%. Il M5s è al 17%, il Terzo Polo al 7,9%. Secondo la prima proiezione di Swg per La7 (copertura all’11%) al Senato Fdi è il primo partito con il 26%.
23:45 – Pino Aprile: «Queste elezioni sono un disastro totale per il Mezzogiorno. Il punto di non ritorno. Le astensioni hanno toccato il massimo, a Nord come a Sud. Vuol dire semplicemente che gli italiani non si fidano non solo delle persone, non si fidano del metodo. Il sistema elettorale è fatto per escludere chi non si vuole che partecipi alle elezioni. Leggiamolo da Sud: se fossi all’estero avrei potuto votare, ma se fossi stato un meridionale fuori sede ma in Italia non avrei potuto votare. Ci sono 5 milioni di meridionali esclusi dal voto perché fuorisede».
23:39 – L’Italia vira a destra: secondo il primo exit poll, Fratelli d’Italia è il primo partito con il 22-26% a traino di una coalizione di centrodestra che veleggia sopra il 40% (tra il 41% e il 45% per Opinio Rai; tra il 43 e il 47% per Swg La7) verso la maggioranza assoluta sia alla Camera sia al Senato. Il Pd, secondo partito, viaggia su percentuali tra il 17 e il 21% in una coalizione che si attesta tra il 25 e il 29%. Alla chiusura delle urne, alle 23, circa il 64% degli italiani è andato a votare con un crollo dell’affluenza di 10 punti percentuali rispetto al 2018. Stando ai primi exit poll, Giorgia Meloni fa volare Fdi che è il primo partito. Il Pd è secondo, M5s al 13,5-17,5% è sopra la Lega data all’8,5-12,5%, segue Azione-Italia Viva con il 6,5-8,5% leggermente meglio di Forza Italia che sarebbe al 6-8%, Verdi-Si al 3-5%, +Europa al 2,5-4,5%, Noi Moderati a 0,5-2,5%, Impegno civico a 0-2%, Italexit a 0,5-2,5%. Se i dati fossero confermati, il centrodestra otterrebbe così il 41-45% (227-257 seggi alla Camera e 111-131 al Senato) contro il 25,5-29,5% del centrosinistra (78-98 seggi alla Camera, 33-53 al Senato). M5s avrebbe 36-56 seggi alla Camera e 14-34 al Senato, Azione-Italia Viva 15-25 alla Camera e 4-12 al Senato, ad altre’ liste andrebbero 4-6 seggi. “Centrodestra in netto vantaggio sia alla Camera che al Senato! Sarà una lunga notte, ma già ora vi voglio dire GRAZIE”, twitta subito dopo l’uscita degli exit poll Matteo Salvini. “Noi siamo prudenti, ma se i risultati fossero confermati sarebbe un risultato importante”, considerando che “fino a poco fa ci davano per morti”, esulta Michele Gubitosa, braccio destro di Giuseppe Conte. Ci vorranno le proiezioni per ridurre la forchetta del risultato e per capire davvero quanto sarà ampia la maggioranza vincente in base ai risultati nei collegi considerati in bilico. Ma il dato chiaro è che il centrodestra si appresta a governare.
23:31 – È di circa 10 punti percentuali il calo dell’affluenza alle elezioni per il rinnovo di Senato e Camera: alle ore 23 ha il 64, 29% per Palazzo Madama e il 64,39% degli aventi diritto per Montecitorio (oltre 5.700 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 74,21% per il Senato e il 74,13% per la Camera.
23:30 – La vittoria del centrodestra guidato da Giorgia Meloni è la breaking news sui siti dei media internazionali. “L’estrema destra vince le elezioni italiane e Giorgia Meloni è in procinto di diventare la prima donna premier”, titola la Bbc in apertura. “Il partito post-fascista di Giorgia Meloni in testa”, è il bulletin dell’agenzia France Presse. “I sondaggi danno una netta vittoria all’estrema destra in Italia con Meloni al timone”, titola invece a tutta pagina lo spagnolo El Pais. “La destra vince le elezioni in Italia”, scrive El Mundo. In Francia è Le Figaro ad aprire il sito con una foto di Meloni alle urne e il titolo “L’unione delle destre largamente in testa”. “Giorgia Meloni e il suo partito di estrema destra Fratelli d’Italia verso la vittoria alle elezioni in Italia”, è il titolo della breaking news del sito americano Cnbc, il primo negli Usa a dare conto degli exit poll del voto italiano.
23:26 – Picaro, consigliere comunale di Bari di Fratelli d’Italia: «La politica deve tornare ad essere credibile nei confronti dei cittadini. Come FdI torniamo a fare politica come si faceva un tempo. Questo sarà il nostro impegno: far tornare la passione e la voglia di credere nei cittadini».
23:25 – Braia, candidato in Basilicata: «Se il dato è confermato si arriva al 58% complessivo. Credo che sia l’effetto di una legge elettorale che va cambiata. Aumenta la distanza tra cittadini e politica e questa modalità di individuare i candidati calati dall’alto soprattutto quando sono fuori dai territori, aumenta la rabbia dei cittadini. Credo che la Basilicata sconterà un maggiore dato in negativo sull’affluenza. A questo si aggiunge anche il fatto che aumenterà la difficoltà che la politica ha di intercettare i bisogno dei cittadini».
23:15 – Alle elezioni per il rinnovo del Senato alle ore 23 ha votato il 64,03% degli aventi diritto, quando i dati sono relativi a 3.282 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 74,41% degli elettori per la Camera.
23:09 – Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 23 ha votato il 64,67% degli aventi diritto, quando i dati sono relativi a 1.457 comuni su 7.904). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 73,68% degli elettori per la Camera.
23:04 – Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai alla Camera la coalizione di centrodestra avrebbe tra 227 e 257 seggi, il centrosinistra tra 78 e 98, M5s tra 36 e 56 mentre la coalizione di centro sinistra tra 36 e 56. Azione-Italia Viva tra 15 e 25, altri tra 2 e 6. Nessun seggio per Italexit per l’Italia. Se i dati fossero confermati, il centrodestra avrebbe la maggioranza assoluta alla Camera.
Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai al Senato la coalizione di centrodestra avrebbe tra 111-131 seggi, il centrosinistra 33-53, M5S tra 14 e 34. Azione-Italia Viva tra 4 e 12 seggi, nessuno per Italexit per l’Italia. Altri tra 2 e 6.
Secondo il primo exit poll del consorzio Opinio-Italia per la Rai, il Pd alla Camera è il secondo partito con il 17-21%. Segue M5S con il 13,5%-17,5%.
Secondo il primo exit poll del consorzio Opinio-Italia per la Rai, alla Camera la Lega si attesta tra l’8,5% e il 12,5%, Forza Italia tra il 6 e l’8%.
23:00 – Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai, alla Camera la coalizione di centrodestra è avanti al 41-45% (Fdi è il primo partito al 22-26%) mentre la coalizione di centrosinistra è al 25,5-29,5% e M5s è al 13,5%-17,5%. Azione-Italia Viva è al 6,5-8,5%. Italexit per l’Italia 0,5-2,5. Altri 4-6.
22:57 – «Invidio tutti coloro che hanno certezze. Penso che tra un’oretta avremo tante sorprese perché è stata una campagna elettorale molto brutta, molto aspra, ma anche molto vera». Lo ha detto Francesco Boccia del Pd parlando a Porta a Porta. «Non azzardo previsioni – ha aggiunto – abbiamo fatto una campagna elettorale molto aspra con ricette profondamente diverse, vediamo cosa succede».
Alle 23 si chiudono i seggi per le elezioni politiche 2022. Dalle 7 di questa mattina si è votato per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Alla chiusura dei seggi si procederà ora all’accertamento del numero dei votati e, subito dopo, partirà lo scrutinio: prima quello per il Senato, a seguire la Camera dei deputati.
Live su questa pagina gli exit poll, i dati definitivi sull’affluenza e gli aggiornamenti in tempo reale sui risultati di queste elezioni.