Rimpasto di Giunta in Puglia, al via le consultazioni dei partiti di maggioranza

Si aprono le consultazioni interne nei partiti di maggioranza per valutare la disponibilità del governatore Emiliano ad avviare in tempi brevi il rimpasto della squadra degli assessori. La posizione più in bilico resta quella dei Cinque Stelle da sei mesi fuoriusciti dall’alleanza e con posizioni diverse fra i quattro componenti del gruppo.

L’ultimatum

Emiliano l’altro giorno ha rotto gli indugi e stanco di aspettare i pentastellati ha lanciato l’ultimatum. Della serie o rientrate subito e vi restituisco l’assessorato lasciato in caldo al Welfare o poi a vedersi. Un cambio di rotta ammorbidito dalla scelta condivisa dagli alleati di offrire all’esponente del Movimento, Cristian Casili, la poltrona di vice presidente del consiglio regionale a cui rinunciò dopo l’allontanamento dalla maggioranza. Un quadro delicato di certo non favorito dalla mancata risposta del leader Conte al messaggio inviato dal presidente pugliese pochi giorni fa, per avvisarlo dell’imminente cambio di scenario per la giunta pugliese. Da qui lo stallo emerso dal vertice del gruppo regionale che ha stabilito di attendere l’esito della costituente nazionale e in ogni caso le decisioni di Conte sull’alleanza in Puglia.

Gli altri gruppi

Diversa la situazione per Azione che ha incassato il posto in giunta rivendicato da mesi. Il gruppo si riunirà la prossima settimana per decidere il nome da proporre al presidente Emiliano. Un’indicazione è arrivata dal vertice di maggioranza degli scorsi giorni quando lo stesso Emiliano ha apprezzato la ricomposizione avvenuta negli ultimi mesi con Amati, leader di Azione ed ex voce critica della maggioranza. Tuttavia la designazione arriverà dal dibattito interno dei calendiani con il capogruppo Ruggero Mennea e i consiglieri Sergio Clemente e Saverio Tammacco, pienamente in corsa per l’assessorato. Intanto lunedì prossimo si riunirà anche il gruppo del Partito democratico che dal rimpasto otterrà la delega alla Sanità già assegnata al vice presidente Raffaele Piemontese. Più difficile sarà trovare una quadra per le deleghe lasciate scoperte dall’assessore al bilancio uscente. Un pacchetto di una decina di settori fra cui Opere pubbliche, Patrimonio, Acque, Politiche giovanili, lo stesso Bilancio e la Programmazione che include i fondi europei. Deleghe succulente che potrebbero scatenare gli appetiti degli alleati di governo o dei loro rappresentanti in giunta.

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