Renzi: «Pronti a lavorare per gli Stati Uniti d’Europa. La Puglia? Merita di più» – L’INTERVISTA

L’ex Presidente del Consiglio dei ministri, ex sindaco di Firenze, oggi senatore e presidente di “Italia viva” Matteo Renzi ieri è sbarcato a Bari e sul prato dell’Hotel Parco dei Principi ha tenuto un comizio alla vecchia maniera, con abbracci, foto di rito e un palco da dove, con la sua ironia fiorentina ha entusiasmato gli animi dei simpatizzanti: circa 300 persone intorno ai tavolini apparecchiati per il buffet di focacce e panzerotti della tradizione barese. In prima fila, ad accoglierlo, i tre candidati di Italia Viva per la lista di Laforgia “Bari città d’Europa”: Patrizia Dell’Acqua, Stefano Franco e Pierangelo Indolfi.

Senatore, ci parli del suo legame con Bari e la Puglia.

«Ho un legame affettivo, un rapporto storico; un quarto del mio Dna è pugliese, mia nonna era barese, anzi, è barese perché ha ben 104 anni e continua a lottare con tenacia e passione. Son certo che riuscirà a votare alle prossime elezioni, nel suo seggio, in Toscana. Barese mia madre ed è barese anche uno zio materno. Vengo qui in vacanza tante volte, ho molti amici e quando vada via ci lascio sempre un pezzo di cuore».

Un cuore che talvolta si è spezzato? Penso alla sua intesa iniziale con Michele Emiliano.

«Le confido che alcune discussioni che ho avuto con il Presidente della Regione mi hanno fatto male a doppio».

Cosa pensa delle ultime vicende giudiziarie che hanno travolto la nostra terra?

«Le indagini giudiziarie le vedremo a tempo opportuno quando saranno conclusi tutti gli accertamenti; posso dire invece che politicamente credo che Michele Emiliano abbia fallito; un fallimento dal punto di vista politico, non giudiziario».

Il vostro rapporto si è sciolto sul più bello?

«Lui è un giustizialista, a differenza mia. Non gli rendo “pan per focaccia” per tutto quello che mi ha detto e fatto».

Ha avuto problemi anche lei, a suo tempo.

«Ne sono uscito e auguro anche a lui di risolvere al meglio».

Scusi, ma in concreto quali critiche muove al Governatore?

«Sul tema Tap, Xylella, sulla sanità e sulla “Buona scuola”; oggi molti insegnanti mi ringraziano per aver potuto cambiare la propria vita in virtù della loro assunzione. Devo dire comunque che la Puglia merita molto di più di quanto abbia ottenuto finora».

A proposito di scuola, parlando dei gironi della Divina Commedia chi vedrebbe all’inferno?

«Io sono per il paradiso per tutti e dico da fiorentino che alcuni dei più grandi personaggi sono all’inferno come Farinata degli Uberti; sta lì ed è forse la figura più bella dell’intera Opera».

Torniamo alle elezioni Europee e al progetto di una federazione continentale degli Stati. A cosa mira?

«Riuscire a portare alta la voce dell’Italia. Tutti gli altri leader si candidano per finta. Se saranno eletti si dimetteranno e questo è un modo molto brutto di far politica. Soltanto in Italia si fa così. Se riusciremo ad essere eletti e il voto di domenica prossima ci darà ragione, un minuto dopo saremo pronti e inizieremo a lavorare per gli “Stati Uniti d’Europa” a Bruxelles lasciando il Parlamento di Roma. È un sacrificio che faccio ma è per un discorso di credibilità e dignità.

Cosa si aspetta dalla Puglia per queste Europee?

«Che comprenda che all’Europa serve più democrazia con l’elezione diretta del Presidente della Commissione. Solo così si può lavorare bene puntando all’intelligenza artificiale, innovazione e difesa comune».

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