Scoppia la pace in maggioranza che si ritrova compatta sul voto anti autonomia differenziata. La quadra è arrivata sui nomi dei delegati per la consegna dei quesiti che nell’ultima seduta avevano creato frizioni interne ai gruppi. E invece ieri proprio l’accordo sui nomi dei prescelti ha indirettamente spianato la strada al recupero dei Cinque Stelle e del gruppo di Azione che hanno incassato un rappresentante a testa. Un primo passo verso un possibile chiarimento sul futuro coinvolgimento dei due partiti nell’alleanza di governo.
I nomi
E così come delegata per il quesito principale che richiede l’abrogazione totale della legge Calderoli è stata eletta come delegata la consigliera Grazia Di Bari dei Cinque Stelle con 24 voti su 38 votanti che consegnerà i plichi per la foto di rito insieme al capogruppo dem Paolo Campo eletto con 28 voti su 32 schede per il ruolo di delegato supplente. Per il secondo quesito, quello che richiede la cancellazione parziale della norma sull’autonomia differenziata, il centrosinistra lo ha portato in porto con lo stesso report di 29 favorevoli e 9 contrari. In questo caso il consigliere delegato effettivo sarà Sergio Clemente (Azione), eletto con 20 voti su 30 votanti e del consigliere delegato supplente Lucia Parchitelli (Pd), eletta con 17 voti su 30 votanti.
Il vertice
Chiusa la parentesi in aula i capigruppo di centrosinistra si sono ritrovati con il governatore Emiliano per un vertice di programmazione delle future sedute e sugli assetti della squadra di governo. Un incontro che ha in parte cancellato il clima di armonia. Il capogruppo di Azione, Ruggero Mennea ha chiesto ufficialmente ad Emiliano visibilità del gruppo nella squadra degli assessori. Azione punta a collaborare a pieno nell’attività amministrativa con un proprio assessore (il nome che circola è quello di Fabiano Amati), ma anche con altre postazioni di sottogoverno.
Anche i Cinque Stelle hanno dichiarato di esser pronti a rientrare in maggioranza. Sul punto si attende l’indicazione del presidente Giuseppe Conte sul nome del consigliere da indicare in giunta. Anche se i pentastellati hanno alzato l’asticella avanzando l’ipotesi di due assessorati. In particolare uno per la consigliera Rosa Barone che tornerebbe al Welfare e l’altro per la consigliera Di Bari che aspira all’assessorato alla Cultura, affidato da Emiliano all’esterna Viviana Matrangola che nel caso verrebbe sacrificata dopo pochi mesi di mandato.
E Piemontese?
Secondo altre indiscrezioni il mini-rimpasto di giunta potrebbe ampliarsi rivedendo alcune certezze degli ultimi mesi. Ad esempio salterebbe l’annunciato passaggio del vice presidente Raffaele Piemontese. L’assessore foggiano resterebbe al suo posto mentre alla Sanità finirebbe l’attuale assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia al posto del quale potrebbe andare il consigliere grillino Cristian Casili. Un’ipotesi tutta da verificare che, come filtra da fonti presidenziali, è destituita di fondamento con Piemontese dato per certo alla Sanità.lil.ia.