È arrivato il giorno della fumata bianca per le sei Commissioni del Consiglio regionale pugliese rinnovate ieri dopo una paralisi di oltre un mese e mezzo ed uno stallo che durava da nove mesi nonostante lo statuto prevedesse la sostituzione a metà mandato, quindi a giugno 2023. E così, dopo tre sedute a vuoto per mancanza di numeri, ieri l’Aula ha votato i nuovi presidenti e i componenti togliendo tutti dall’imbarazzo.
Lo stallo s’è risolto grazie all’accordo raggiunto in maggioranza sul ritorno di Azione che presupponeva la rinuncia di una presidenza da parte del resto degli alleati (Pd, Con e Per la Puglia). Una laboriosa trattativa, anche notturna, ha preceduto l’“armistizio” con un estenuante braccio di ferro fino a poco prima dell’inizio dei lavori e la mediazione del governatore Michele Emiliano. Stravolta l’intesa di partenza con il Pd non ha retto, con i dem che alla fine hanno fatto prevalere le sue rivendicazioni (quattro presidenze) salvando il consigliere decariano Francesco Paolicelli destinato a sacrificare la presidenza per lasciare il posto al collega tarantino Enzo Di Gregorio. Paolicelli aveva ricevuto in cambio un “mini-assessorato”, cioè la delega alle politiche giovanili. Dopodiché il gruppo Con ha riflettuto al suo interno e l’assessore Alessandro Delli Noci ha stoppato l’operazione e proposto a Leoci la delega di Paolicelli che rientra nel suo assessorato. Da lì la chiusura del cerchio.
Azione è rientrata in maggioranza con la presidenza lasciata al consigliere Fabiano Amati, il Pd ha mantenuto le quattro presidenze di partenza e il gruppo Con ha fatto un passo indietro rispetto alla presidenza promessa a Leoci “risarcito” con il “mini-assessorato”. Lo stesso Leoci, però, dopo l’intesa ha commentato polemicamente l’epilogo finale: «Il manuale Cencelli – ha osservato – non mi appartiene e a quelli che all’interno della maggioranza fanno i conti della serva per dire “questo a me e questo a te”, tolgo ogni imbarazzo e, soprattutto, ogni alibi. Ringrazio il mio gruppo per aver caldeggiato il mio nome per la presidenza della seconda commissione ma se questo significa impantanare l’attività legislativa del Consiglio regionale perché non tutti sono d’accordo, io non ci sto. Un grazie particolare al presidente Michele Emiliano che in queste ultime ore mi ha ribadito una volta di più la stima nei miei confronti e l’apprezzamento per il mio lavoro». Il capogruppo dem Filippo Caracciolo ha apprezzato il senso di responsabilità dei colleghi di Con.
Il quadro definitivo vede rinnovate le sei Commissioni. Alla prima (Bilancio) confermato il consigliere Fabiano Amati; alla seconda (Affari generali e Sport) al posto del consigliere Antonio Tutolo del gruppo misto arriva Enzo Di Gregorio del Pd; alla terza (Sanità) resta Mauro Vizzino; alla quarta (Agricoltura) rimane Francesco Paolicelli; in quinta (Ambiente) c’è la staffetta fra il presidente uscente Paolo Campo e il consigliere dem Michele Mazzarano; in sesta (Lavoro e Formazione professionale), la democratica Lucia Parchitelli subentra al compagno di partito Donato Metallo.